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Verdi: “Ho fatto la scelta che mi rende più felice” – 16 gen

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E’ l’uomo del giorno, e SkySport lo ha intervistato per chiedergli di più sulla sua scelta e le motivazioni che hanno portato Verdi a dire no al Napoli.

Ci spieghi e ci racconti il tuo no al Napoli e il si al Bologna?

“Non è stato un no al Napoli, fin da giugno e come ho ribadito prima di Natale, ho sempre detto che non avevo intenzione di lasciare Bologna a gennaio, quindi qualunque altra società fosse arrivata, avrei preferito restare qui perchè avevo preso un impegno con la società, avevo iniziato un processo di crescita che voglio continuare fino a giugno”.

L’offerta sostanziosa del Napoli ti ha colpito?

“Sono molto lusingato perchè l’offerta è stata importante, e quando arrivano società del genere è normale avere qualche momento di tentennamento, però sono tornato sulla mia strada. 

Non è stato un no al Napoli, perchè il Club e i tifosi napoletani mi hanno fatto sentire il loro calore e la loro vicinanza. 

“Ero consapevole del fatto che mi stesse cercando la prima classe, una squadra forte, una piazza importante dove ci si poteva giocare lo scudetto e l’Europa League fino alla fine. Come ho detto prima ho scelto con molta serenità e con il sorriso sulle labbra di restare a Bologna perchè ho intrapreso questo progetto, questo processo di crescita e avevo intenzione di finirlo”.

La società cosa ti ha detto quando è arrivata l’offerta del Napoli?

“Il Bologna mi ha detto quello che pensava giustamente. Era logico che i soldi facevano comodo, però la scelta era mia e la società mi ha fatto sentire la loro vicinanza e mi ha detto che se avessi deciso di restare loro sarebbero stati contenti perchè sanno l’importanza che ho all’interno di questa squadra”.

Gli azzurri ti hanno molto corteggiato…

“Devo ringraziare il direttore sportivo Giuntoli perchè ci ha provato in tutti i modi a convincermi, ma io sono rimasto sempre della mia idea. Lui insieme a Sarri hanno provato a convincermi, ma in questo momento non me la sento di lasciare Bologna.
Sarri mi ha detto che mi voleva a Napoli, ma che ha compreso la mia decisione, e che è importante che la scelta mi renda felice.
Ero consapevole del fatto che in una squadra così, nessuno mi poteva garantire il posto. Dovevo dimostrare di valere quella piazza e il posto. Loro non mi hanno detto giustamente se avrei giocato o meno.
Mi hanno scritto Sepe e Tonelli in questi giorni. E gli ho ribadito che rimanevo a Bologna per continuare questo processo e l’annata”.

Quindi a giugno rimani ancora a Bologna?

“A Giugno può capitare di tutto. Adesso viene il bello, perchè so di non aver preso un treno, però sono consapevole del fatto che devo dare molto di più da qui in avanti perchè anche i tifosi del Bologna ora si aspetteranno tanto.
Finiamo il campionato, cercherò di dare il meglio, poi quello che succederà succederà.
Se ora ho fatto bene, da ora in avanti dovrò fare benissimo. Dovrò cercare di non sbagliare mai una partita, e di essere determinante sempre anche quando giocherò meno bene e cercare di fare qualcosa in più per aiutare la squadra. Sarà difficile ma io sono pronto e cercherò di lavorare più di prima per aiutare la squadra”.

Chi ti è stato vicino in questo periodo?

“Mi sono stati vicini in tanti: la società, il mio procuratore, la mia fidanzata, la mia famiglia. Tutti hanno cercato di darmi consigli, ma quando arrivano questi momenti bisogna ascoltare tutti ma la scelta deve essere sempre tua. Ho scelto con la mia testa e tutti hanno accettato serenamente la mia scelta perchè sanno che mi rende felice e questa è la cosa più importante”. 

Hai chiesto un ritocco del contratto?

“Non ho chiesto un adeguamento del contratto perchè non sono nella posizione di poter chiedere questo. La società mi ha sempre fatto sentire la loro vicinanza e sono davvero grato a loro per questo. Ho scelto di restare perchè il Bologna ha sempre creduto in me, e mi ha dato la possibilità di crescere e io glielo dovevo.
Dovrò prendermi delle responsabilità che prima compagni e società non si aspettavano”.

E Donadoni?

“Donadoni mi aveva detto di pensarci perchè era una decisione importante per la carriera ma anche per la vita, e che dovevo scegliere quello che mi rendeva più felice”.

Insomma, tutto è bene quel che finisce bene, e Simone è sempre più convinto della decisione fatta: “Ho fatto la scelta che mi rende più felice”.

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