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Masina ed il Bologna: un rinnovo che non s’ha da fare? – 4 Feb

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Foto di Valentino Orsini


Il figliol prodigo, prima mandato a farsi le ossa alla Giacomense e poi rientrato nella casa paterna con tutti gli onori che il caso vuole. Per Bologna Adam Masina non è un giocatore qualunque: per Bologna è come un figlio. Cresciuto nel bolognese, l’esterno difensivo marocchino naturalizzato italiano comincia a frequentare l’ambiente felsineo del calcio che conta, non riuscendo però a convincere appieno gli addetti ai lavori. Così si accasa alla Giacomense, dove da esterno offensivo viene adattato a terzino. Da lì la trasformazione: una serie di prestazioni convincenti convincono la dirigenza rossoblù a riportarlo a casa. La dolorosissima retrocessione di tre anni fa, diventa l’occasione perfetta per saggiare le doti di Adam, che non sfigura, anzi, diventa titolare inamovibile della fascia mancina. L’anno successivo si aprono le porte della massima serie per lui, che ben si comporta nella prima parte di stagione, togliendosi lo sfizio di segnare anche goal pesanti, come il match winner contro il Carpi al Braglia oppure la rete alla Roma sotto un acquazzone di biblica memoria. Sembra tutto perfetto, ma sul più bello si sentono scricchioli preoccupanti: le prestazioni di Masina cominciano a diventare altalenanti, molto spesso compie errori banali che condizionano le prestazioni della squadra, venendo aspramente messo in discussione da una buona fetta di tifosi rossoblù. Si sa, quando il sangue si sparge in mare, arrivano gli squali. E così accade: cominciano ad arrivare svariate offerte di società estere, pronte a prendere il calciatore sotto il proprio vessillo e fare di lui una prima scelta, ridandogli quella fiducia che in certe zone di Bologna comincia a latitare. In estate si è fatto sotto con prepotenza il Siviglia, ma Saputo ha risposto picche: il Bologna chiedeva 10 milioni, gli iberici ne hanno messi sul piatto 7, non sufficienti a scardinare le reticenze della società felsinea. Nella sessione invernale appena conclusasi però gli interessi si sono fatti più concreti, con numerose squadre di Premier League interessate al giocatore, in cima a tutte il Crystal Palace, che ha fatto un’offerta dal valore non conosciuto, rispedita al mittente. La società del patron Joey Saputo ha tentato di trovare un accordo con il giocatore per un prolungamento contrattuale, ma ogni proposta è stata rifiutata, compresa l’ultima da 600 mila euro più bonus. Il contratto è in scadenza a Giugno 2019 e Bigon non ha nascosto di avere già degli accordi con altri giocatori in caso di partenza di Masina. Ora non resta che tirare le somme: conviene di più che Riccardo Bigon celebri il matrimonio tra Masina ed il Bologna come Don Abbondio, oppure sarebbe opportuno che arrivasse uno dei “bravi” a mettere un veto sulle nozze? Ai posteri l’ardua sentenza.

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