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CorrBo: E’ arrivato il momento di cambiare, Joey? – 12 mar

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Foto di Valentino Orsini


Come ci suggerisce, nell’editoriale odierno, Claudio Beneforti su il Corriere di Bologna, la differenza tecnica – ma non solo – vista ieri tra Bologna e Atalanta è stata impressionante. Ma fin qui, tutti Noi ci siamo arrivati. 

Impressionante per svariati motivi: il primo riguarda i due allenatori, secondo il giornalista su due livelli completamente diversi, e per gestione della partita, e per capacità di far crescere i giocatori. Probabilmente è vero fino a un certo punto, nel senso che Gasperini ha di fatto compiuto un miracolo (ben costruito), ma una percentuale di fortuna c’è,  c’è sempre. Poi, che abbia saputo lavorare a dovere coi giovani provenienti dal vivaio, con quelli presi in giro per l’Europa e coi giocatori più esperti, riuscendoli ad inserire bene in un meccanismo che ora funziona a meraviglia, questo è un altro discorso.

Ciò che fa meditare è l’ultima mezz’ora di gioco. Perché è qui il vero punto del discorso: non è possibile, o quantomeno, fa pensare e riflettere, che una squadra come l’Atalanta, con alle spalle almeno 15 partite in più del Bologna, riesca a correre tanto di più rispetto ai padroni di casa. E il problema pensiamo, anche alla luce degli infiniti infortuni muscolari, che sia a Casteldebole.

Ora, Joey ieri era allo stadio, ha ascoltato e sentito tutto. E sicuramente è rimasto deluso da quella che è stata l’ennesima sconfitta della sua squadra. Beneforti ci interroga: non è forse il caso di far saltare, metaforicamente, più di una testa?

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