Seguici su

Bologna

Perché cambiare? – 1 Apr

Pubblicato

il


Perché rovinare tutto alla fine, dopo una partita molto onesta da parte del Bologna?
Allo scoccare del 90’, sappiamo tutti cos’è successo: partono dei fischi, come fossero frecce, da parte della Curva Bulgarelli e dei Distinti ad indirizzo di Donadoni. Il motivo (ridicolo) è l’ingresso di Krejci al posto di Verdi. “Ai tifosi non ho nulla da dire – ha esordito l’allenatore nel post-partita – anzi, voglio ringraziare la Curva perché ci urlava ‘Vi vogliamo così’ “.
Siamo tutti d’accordo che i ragazzi abbiano fatto una prova importante, contro una squadra che lotta per un posto in Champions League e che, lo dice la sua stagione, rientra nelle otto migliori d’Europa. Il Bologna ha fatto una partita da provinciale, e non credo sia una bestemmia: è valsa la regola del “chiusi dietro e si sfrutta quel che capita” con calci da fermo o ripartenze (ahinoi, Palacio, se avesse avuto quella lucidità necessaria…ma con i “se” e con i “ma” la storia non si fa, quindi ci teniamo stretti un bel punto).
Quindi, perché cambiare? Il 4-5-1 in fase difensiva, orchestrato da Donadoni (è bene, anzi, benissimo sottolinearlo), ha lasciato ai capitolini solo le briciole di un inizio gara arrembante (San Turro, stacchiamolo pure) e un quarto d’ora finale, nel quale Dzeko, Schick, Defrel e Perotti cercavano più un gol alla rinfusa che altro.
Il mister, infatti, ha motivato il cambio, dicendo che “Verdi non ne poteva più, serviva un difensore e ho messo Krejci. Come prima, ho tolto Di Francesco e messo Orsolini”. Ha voluto tenere lo stesso modulo che per 90’ ha imbrigliato i giallorossi, e siccome i cambi sono tre, si devono sempre fare delle scelte. Come con Palacio. Qui sorge il dilemmone: e Destro? Mattia, l’hanno capito anche i sassi, è un giocatore con caratteristiche differenti rispetto all’argentino, il quale offre più movimento e, a quanto pare, la scelta di averlo inserito dal 1’ ha pagato molto bene. Perché, invece, non inserirlo a gara in corso? Molto probabilmente, il 10 rossoblù non sarebbe riuscito nell’intento di difendere quegli ossigenanti palloni, semplicemente perché Manolas e Fazio non sono due avversari banali, e lo scarso appoggio (che ha accompagnato anche Palacio per tutta la partita) lo avrebbe reso un giocatore inutile (in quel momento della gara, ovviamente). La domanda è sempre quella: perché cambiare?
“Crisantemo” Donadoni non sta simpatico ai tifosi, ma il tifoso non dovrebbe avere solo cuore, bensì anche testa.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv