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La conferenza stampa di Donadoni alla vigilia di Crotone-Bologna – 7 Apr

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Foto di Valentino Orsini

Vigilia di campionato per il Bologna, che domani affronterà il Crotone alle ore 15 presso lo stadio “Ezio Scida”.

Cosa valgono queste ultime otto partite con il decimo posto in vista?

Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, abbiamo la possibilità da qui alla fine di incrementare il nostro bottino di punti per mezzo delle prestazioni. Domani affronteremo un avversario in difficoltà, sarà una partita tosta. Non si tratta di difendere l’undicesimo posto, si tratta di fare meglio di quanto già non stiamo facendo per scalare il più possibile la classifica”.

Quanto conta il fattore ambientale?

“Sappiamo che andremo in uno stadio molto caldo che cercherà di spingere in ogni modo i propri giocatori. Il primo impatto sarà fondamentale, bisognerà dare subito l’input all’avversario che siamo lì per fare la partita e portare a casa i tre punti”.

 Sarà possibile rivedere a Crotone un utilizzo degli esterni più offensivo che difensivo?

“Se nelle gambe hai 70 minuti è differente da averne 15, noi abbiamo fatto azioni offensive importanti in due o tre occasioni contro la Roma, avremmo dovuto farlo di più ma dipende soprattutto dalla caratura dell’avversario e dalla fluidità della manovra. Siamo troppo in posizione d’attesa, bisognerebbe stare più alti con gli esterni di difesa e di conseguenza d’attacco”.

Le condizioni di Dzemaili e degli infortunati?

Ieri si è allenato bene, oggi voglio valutarlo bene dopo il problema all’adduttore che ha avuto. Nagy ha rimediato invece una botta sulla cresta iliaca da valutare, mentre Gonzalez ha recuperato totalmente dal piccolo problema al ginocchio”.

Il fattore “fame” del Crotone quanto conterà?

“Non bisognerebbe avere l’acqua alla gola per dare tutto sul campo, bisognerebbe dare sempre tutto e tirare fuori carattere ed ambizione, abbiamo la possibilità nelle prossime due partite di poter determinare qualcosa con la coscienza che possiamo e dobbiamo essere superiori”.

Destro?

“Tutti devono avere la speranza di giocare, quando giochi con questo modulo però puoi avere solo una punta in campo. Mi auguro che da qui alla fine del campionato si ritagli lo spazio giusto per far vedere quanto vale”.

I fischi durante la partita contro la Roma?

“Noi tutti siamo impegnati per portare in alto il Bologna e dare lustro alla società, ai tifosi ed alla città. Logico che quando ciò non accade i primi delusi sono i protagonisti. Siamo qui per fare bene e dare il massimo, so che c’è chi è più bravo di me e chi può fare meglio, ma cercare di avvicinarsi a loro è difficile ma ci si prova”.

Zenga?

“Ha dimostrato di essere un allenatore eclettico che ha avuto la possibilità di allenare in giro per il mondo e fare una professione che lo ha legato anche ad altri paesi. Bisogna guardare al presente, domani si incontreranno due vecchi amici che cercheranno di essere uno migliore dell’altro e di far vincere la propria squadra”.

Condizione infortunati del Crotone?

“Anche a noi la settimana scorsa mancavano dei giocatori, è normale. C’è la possibilità per altri di far valere le proprie potenzialità, non dobbiamo pensare che questo possa darci un vantaggio e sarebbe un grosso errore farlo. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, loro saranno più o meno bravi in base a quello che sapremo esprimere”.

Il Bologna del futuro?

“Ci sono situazioni che stiamo valutando strada facendo. In funzione del periodo ci sono delle considerazioni e dei ragionamenti da fare, aspetti che sono fatti in proiezione come l’aver aggregato stabilmente Valencia in prima squadra”.

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