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RdC – Immeritata, ma pur sempre sconfitta è – 19 Apr

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Serviamo il numero…diciassette. La casella delle sconfitte aggiunge un numero e segna il superamento della metà delle partite giocate: 33. Non possiamo essere d’accordo con Franco Caniato, il quale scrive ne “Il Resto del Carlino” che quest’ultima partita, decisa da una zampata di Zapata, fa solamente il solletico dal punto di vista del risultato. Certo, la prestazione c’è stata e il 3-5-2 donadoniano ha dato grossi problemi agli uomini di Giampaolo per merito delle seconde linee che hanno garantito grande impegno, volontà e spirito, e di un centrocampo foltissimo che non ha dato spazi agli avversari per impostare il gioco; ma è pur sempre un match dal quale il Bologna, a salvezza non matematica (anche se manca ormai pochissimo), esce a testa bassa e con zero punti in saccoccia. L’unico cruccio è non aver sfruttato la mole di gioco con Verdi e Dzemaili, che nelle partite ormai si rivelano fuochi fàtui.
Di questi tempi, nella stagione scorsa, i rossoblù avevano rialzato un po’ la testa (e chissà che non ci riescano anche quest’anno), ma il problema si rivela sempre quello: chi segna?
Destro ha avuto una contusione contro il Verona, Palacio è sulla stessa linea di Verdi e Dzemaili, e Avenatti non ha ancora quel là per poter bilanciare le partite sulla sponda felsinea. Soluzioni, a cinque giornate dal termine, sembrano non esserci. Chissà che l’agenda di Bigon non sia già un po’ consumata…

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