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L’Uomo della Domenica: #unrossoallaviolenzasulledonne – 23 apr

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IlGiornale.it/SportFair/TPI/BFC

 

 

Un segno rosso, ben distinguibile, sulla guancia di quasi tutti i giocatori, arbitri e allenatori di Serie A scesi in campo durante quest’ultima giornata di Campionato. Preceduto, lungo l’arco della settimana, da foto di coppie del panorama calcistico italiano ritratte con lo stesso segno rosso.

Il motivo c’è, ed è importante: l’hashtag #unrossoallaviolenzasulledonne è stato lanciato negli ultimi giorni, raccogliendo adesioni e successi per un problema che ancora troppe volte colpisce all’interno del nucleo famigliare. E se a dare l’esempio sono i beniamini che tifiamo ogni domenica allo Stadio, il ritorno in termini di utilità e bagno di coscienza non può che essere doppio.

La Lega Serie A si è sempre schierata, assieme all’Associazione calciatori, affianco a Chi non ha abbastanza voce per farsi sentire: come in occasione della campagna “Diamo un calcio all’omofobia, chi allaccia ci mette la faccia”, quando gran parte dei calciatori, grazie ad un’iniziativa promossa da Paddy Power, scese in campo con laccetti arcobaleno per dimostrare la vicinanza a Chi, nell’allora 2014 (ma a causa dell’ignoranza il progresso procede lentamente), era umiliato e isolato solo per l’orientamento sessuale.

In quel caso le polemiche furono tantissime, ma rimasero una voce insignificante rispetto al blocco di calciatori e tifosi che si schierò apertamente a favore di questa fantastica iniziativa.

Quest’anno, di nuovo: un disagio, un problema grave, affrontato e supportato da persone che vediamo solo in televisione. Ed è questa vicinanza virtuale che rende il tutto molto più vero, paradossalmente.

Un segno rosso sulla guancia, simbolico: raffigura il colore dell’amore ma allo stesso tempo della violenza, due concetti che spesso, troppo spesso, vanno confondedosi.

E allora che si torni a fare blocco, uniti, affinchè anche la voce di coloro che sono stati resi impossibilitati (metaforicamente e non) di parlare, possano a sentirsi davvero uniti.

Basta poco.

Basta un pennarello. E tanta convinzione.

 

Nessuna retorica inutile, o polemiche: solo amore e passione per Chi riesce, nonostante il tanto marciume che c’è, riesce a far sorridere sempre grazie a queste iniziative.

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