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I Cinni del Futuro Rossoblù: Juan Manuel Valencia – 9 mag

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Foto di Pietro Pieralisi


Di nuovo nella zona nevralgica del campo, di nuovo a centrocampo; lì, dove si decidono le partite. Lì dove, spesso, i giocatori migliori mettono in mostra il loro repertorio con giocate di fino o con lanci millimetrici per l’attaccante che è appena scattato verso la porta. Dopo aver parlato di Michael Kingsley settimana scorsa, nella puntata odierna ci concentriamo su Juan Manuel Valencia Aponza, giocatore sotto le Due Torri da più di un anno.

Già perché il centrocampista colombiano arriva alla corte di Donadoni alla chiusura del mercato di gennaio del 2017, e in quel caso non erano mancate le polemiche relative al suo acquisto. Perché? Per il fatto che sembrava che il giovane giocatore, che già vantava presenze con il Cortuluà, club del suo Paese, fosse stato acquistato in sinergia con la Juventus e che il club bianconero, dopo un periodo di prova, lo avrebbe ripreso sotto la Mole.

Così non è andata. La parola sinergia si è rivelata inesatta e il Bologna ne ha acquistato il cartellino a titolo definitivo; definito volante, ovvero, secondo il gergo calcistico termine in lingua spagnola e portoghese che designa un centrocampista. Più specificamente, è utilizzato per riferirsi alla posizione di mediano davanti alla difesa che nel calcio sudamericano è impiegata assai di frequente (Wikipedia).

Ebbene, il problema sorse quando Quintero, ex di Pescara e Porto, si trasferì al River Plate; sul profilo twitter del club argentino venne anch’egli definito volante ma, il colombiano classe ’93, non ha proprio nulla a che vedere con il ruolo di mediano davanti alla difesa. Perché problema, penserete Voi? Problema perché Valencia, fino a qualche mese fa, in termini di ruolo, era un vero e proprio oggetto misterioso.

Inizialmente Valencia venne provato come schermo a protezione dei centrali di difesa, sia nella parte finale di Campionato Primavera dell’anno scorso (un solo match disputato) che al Viareggio, ma fu un esperimento che naufragò molto presto.

Solamente 4 presenze da gennaio a fine stagione, e i primi dubbi che iniziavano a sollevarsi sul giocatore. Dubbi che sono poi proseguiti anche all’inizio di quest’anno quando Valencia ha iniziato a giocare con più regolarità in Primavera sotto la guida di Troise. Dopo i primi mesi nei quali viene posizionato mezzala, con risultati spesso deludenti (impacciato e lento, spesso troppo egoista quando ha tra i piedi il pallone), la vera rivoluzione avviene contro il Milan, a inizio febbraio, quando i rossoblù si schierano in campo con un 3-4-1-2 che appare subito molto solido, e che vede il colombiano come trequartista alle spalle delle punte.

Una formazione che verrà riproposta in un altro paio di circostanze, ma soprattutto rivedremo il colombiano dietro le punte in altre occasioni, indipendentemente dallo schieramento. Non è il classico trequartista dai piedi finissimi, nonostante la classe non gli manchi: ha dalla sua un fisico possente, e viene schierato in quella posizione come guastatore, come primo uomo che deve andare a sabotare l’azione avversaria e far ripartire i compagni.

Più a suo agio in questo posizionamento che come mezzala, dove spesso si trova imbottigliato nel traffico della mediana, è un giocatore che, nonostante l’età (classe ’98, quest’anno fuoriquota) ha notevoli margini di miglioramento. Da mesi aggregato, per gli allenamenti, alla Prima Squadra, deve soprattutto migliorare sotto l’aspetto mentale e di gestione della partita, dove spesso è deficitario e tende ad ignorare i compagni.

Dal punto di vista fisico e atletico non sembra mancargli nulla e anzi, ha tutti i mezzi a disposizione per giocarsela con avversari con molta più esperienza di lui. Una buona visione del gioco unita ad un destro che può mettere in difficoltà gli estremi difensori dalla distanza, è un giocatore che necessita, assolutamente, di maturare esperienza in un campionato competitivo, anche in Lega Pro, a patto di accumulare il maggior numero possibile di minuti.

Positivo però che finalmente abbia trovato, dopo mesi, una sua identità, dopo che si pensava che con il suo acquisto il Bologna avesse fatto fiasco: ciò insegna che, coi giovani, bisogna avere esperienza. Vedremo se nel finale di stagione, dopo le ultime convocazioni, avrà la possibilità di esordire.

Al momento, però, è meglio che studi il ruolo da mezzala, perché un giocatore con le sue caratteristiche, in mezzo al campo, può diventare devastante; e nelle ultime partite sta facendo notevoli passi avanti.

 

Nome: Juan Manuel Valencia Aponza

Ruolo: Centrocampista (Mezzala, Trequartista)

Data di Nascita: 17/10/1998                                      

Luogo di Nascita: Suarez (Colombia)

Rendimento Stagionale: 21 partite (18 Primavera 1, 3 Viareggio Cup), 3 gol (1 Primavera 1, 2 Viareggio Cup), 2 assist (Primavera 1)

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