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L’attacco più qualitativo contro un Chievo annaspante – 13 mag

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Valentino Orsini


Vincere per raggiungere i 42 punti, vincere per fare meglio dell’anno scorso prima dell’ultima sfida a Udine, vincere per salutare i tifosi che anche quest’anno hanno sostenuto la squadra in casa e in trasferta, vincere per far chiudere al meglio l’avventura rossoblù di molti giocatori (i maggiori indiziati li sappiamo), vincere e aver la voglia di farlo, ecco cosa serve oggi pomeriggio al Dall’Ara. Non voglio sentir parlare di differenza di motivazioni, basti guardare cos’è successo ieri sera tra Inter e Sassuolo.

Oggi non ci saranno Orsolini, che accusa noie muscolari, Di Francesco, per una contusione al ginocchio sinistro e Gonzalez, che è alle prese con una lieve distorsione al ginocchio. Ristabiliti invece Helander, Dzemaili, Pulgar e Donsah, che hanno recuperato dai rispettivi infortuni, e potrebbero trovare minutaggio nell’ultima partita casalinga.
Ecco quindi l’11 probabile di Donadoni:

Mirante; Mbaye, De Maio, Helander, Masina; Poli, Pulgar, Dzemaili; Verdi, Destro, Palacio.

In difesa dovrebbero spuntarla Helander e Masina su Romagnoli e Keita, che dopo la presenza dal primo minuto in quel di Torino contro la Juve, si siederà in panchina. A centrocampo tanti dubbi: l’unico sicuro del posto è Poli, mentre gli altri due potrebbero essere Pulgar e Dzemaili, ma non mi sento di chiudere la porta anche a Crisetig e Nagy, che potrebbero spuntarla grazie alla condizione fisica sicuramente migliore. Anche Donsah come detto è recuperato, ma venendo da un infortunio più pesante è difficile che parta dal primo minuto.
E in avanti? L’attacco più qualitativo possibile. Verdi-Destro-Palacio, sarà con ogni probabilità questo il tridente del 4-3-3 di Donadoni, che viste le caratteristiche dei giocatori si trasformerà in una sorta di 4-3-1-2 o 4-3-2-1. Difficile spiegare nei numeri la disposizione dei giocatori offensivi rossoblù, che cercheranno, soprattutto con Verdi e Palacio di togliere punti di riferimento con i loro movimenti in ampiezza e tra le linee.

Il Chievo arriva alla penultima giornata di campionato con l’acqua alla gola, e il nuovo allenatore D’Anna si affiderà all’esperienza e alla qualità offensiva della sua rosa.
Il modulo non dovrebbe essere il vecchio 4-3-1-2, ma con il doppio trequartista e un’unica punta davanti. Questi saranno gli interpreti considerando le squalifiche di Bani e Radovanovic, oltre all’assenza per infortunio di Cacciatore (ricordate all’andata?).

Sorrentino; Tomovic, Gamberini, Dainelli, Gobbi; Castro, Rigoni, Hetemaj; Birsa, Giaccherini; Inglese.

Sarà fondamentale non far arrivare il pallone tra le linee ai due trequartisti Giaccherini e Birsa, che una volta fronte alla porta potrebbero mettere in difficoltà la difesa rossoblù in qualunque modo. Occhio alla velocità di Inglese, che quando parte in profondità sa far male. In mezzo al campo soffriranno sicuramente la mancanza delle geometrie di Radovanovic, ma con il rientro di Castro si avranno più inserimenti da dietro e molta grinta.

Verdi-Destro-Palacio contro gli esperti difensori clivensi dovranno mettere in mostra tutta la loro qualità, che se espressa nel contesto giusto, potrebbe essere un’arma letale. Ci si augura di vedere in gol Verdi per la doppia cifra e Destro per concludere bene l’anno, anche se come detto in cima l’importante è vincere, magari divertendosi.

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