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Bologna

Alé Bulåggna: “Taièr di gabanéin”

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. “Taièr di gabanéin,” significa fare commenti critici verso qualcuno o qualcosa

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Appuntamento con un nuovo detto proveniente dalla lunga lista di modi di dire ed adagi coniati o reinterpretati dal dialetto petroniano. Cerchiamo di mantenere vivo il nostro gergo ed i nostri modi di dire con la rubrica Alé Bulåggna, un modo per cercare di recuperare e tenere in vita alcuni proverbi e modi di dire utilizzando come fonte il libro “La fantasia popolare nei modi di dire della parlata bolognese”, di Gaetano Marchetti. Potete trovare tutte le uscite precedenti a questo link.

“Taièr di gabanéin”

Il modo di dire di oggi, “taièr di gabanéin”, è uno dei tanti colpi di genio del dialetto bolognese tanto per sintesi quanto per resa figurata. La traduzione italiana è “tagliare delle giacchette”, che apparentemente non vuole dire molto, ma che una volta scopertone il reale significato rende palese la genialità della frase: “taièr di gabanéin” vuol dire parlare male di qualcuno.

Ci sono due letture per comprendere questo detto, che parte dal presupposto che l’abito sia figurativamente l’immagine che noi diamo di noi stessi agli altri: nel primo caso, tagliare il vestito a qualcuno, lo costringe a mostrarsi con un vestito danneggiato, quindi trasandato sciatto e negligente. Nella seconda lettura, ancora più aulica, si fa riferimento al fatto che tagliando il vestito, ovvero l’apparenza, si veda il vero essere della persona, e quindi i difetti di cui si discute mentre si è intenti appunto a “taièr di gabanéin”.

Portiamo questa frase nell’ambito calcistico dello stadio…non ci vorrà molta fatica per intuire che i gradoni dello stadio, dove ci sono decine di migliaia di allenatori e di esperti di calciofili, sia il posto migliore “par taièr i gabanéin” dell’allenatore, dei giocatori, del DS, eccetera.

Andrebbe però sempre ricordato il limite invalicabile dell’insulto personale gratuito, che è ben differente dalla legittima critica, e tenere anche presente che è sempre più facile tagliare una giacca, piuttosto che confezionarla…

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