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Bologna

RdC – Incontro chiarificatore tra squadra e tifosi – 17 Mag

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Sara Melotti


Al tribunale di Casteldebole, nella giornata di ieri, in coda all’allenamento a porte chiuse, hanno presenziato la parte lesa (i tifosi della Curva) e i colpevoli (mister e alcuni giocatori). A fare da “giudice”, Marco Di Vaio.
L’argomento, ovviamente, è stato il chiarimento tra le due parti dopo i vari avvenimenti capitati negli ultimi mesi. I toni, da entrambe le fazioni, sono stati fermi, conditi da una richiesta di capire il perché del black-out che si è consumato sul campo. A salire sul banco degli imputati, dopo il capitano Mirante, è stato Donadoni, il quale ha sostenuto che il gruppo non è mai venuto meno sul piano dell’impegno, facendo intuire che il rendimento espresso sul campo, in realtà, non si discosta molto dal reale valore della squadra.
Il rilevo maggiore, però, l’ha avuto quella famosa frase di qualche mese fa “A chi vuole divertirsi sono disposto a pagare il biglietto per una partita del Real o del Barcellona”. Il mister ha riferito che la frase sia stata travisata dai giornalisti. Qui sembra che Donadoni si sia arrampicato sugli specchi.
In ultima battuta, ci si è preoccupati di richiamare all’attenzione sull’ultima partita, quella in programma alla Dacia Arena. Una vittoria, ormai, non farebbe cambiare le carte in tavola di una stagione compromessa già da tempo; ma sicuramente farebbe rifiatare un attimo le due parti, anche se, sinceramente, lavorare in queste condizioni l’anno prossimo sarebbe veramente dura.
La sentenza finale verrà verbalizzata solo a giugno, ma quella teorica potrebbe arrivare già a Udine.

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