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Bologna

Falcinelli: “Bologna piazza importante. Con Destro ci ho già giocato, è un grandissimo giocatore” – 5 lug

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Valentino Orsini

Nella bellissima sede di Illumia, sponsor che abbraccia anche quest’anno la causa Bologna, ha avuto luogo la presentazione di Diego Falcinelli, che arriva dal Sassuolo al posto di Di Francesco, che ha fatto il percorso inverso.

Lo ha subito presentato l’ad Fenucci, che ha svelato qualche retroscena della trattativa:

“La trattativa che ha portato a Diego non è stata complicata visti gli ottimi rapporti con il Sassuolo, ma nella costruzione non è stato facile, perchè era un attaccante con tante richieste in Serie A, e per arrivare a lui abbiamo dovuto sacrificare Di Francesco, che aveva buone prospettive ma il motivo dell’operazione è tecnica, sotto indicazione dello staff tecnico, e Diego combacia perfettamente con le richieste.
Falcinelli arriva qui molto motivato con caratteristiche caratteriali e tecniche adatte a quello che chiede il nuovo allenatore, tra cui il tanto entusiasmo, la grinta e la voglia di dimostare che può essere protagonista in questa categoria, così come ha fatto a Crotone. E’ un giocatore che lavora molto, come mi hanno detto parecchi addetti ai lavori, per cui siamo felicissimi che abbia deciso di venire qui a Bologna”

Poi la parola passa allo stesso Falcinelli

“Ringrazio Fenucci per le parole e spero di mantenere le promesse che ci siamo fatti. E’ una bella responsabilità, così come indossare questa maglia, perchè ha una grandissima storia. Ho affrontato questa sfida perchè ci credo ciecamente, le mie idee si rispecchiano con quelle della società perchè è una società ambiziosa e che vuole crescere: spero di poter crescere insieme a loro”

Hai già parlato con Inzaghi?

“Questi primi giorni servono per vedere come stiamo fisicamente, ci siamo sentiti per telefono perchè voleva sapere se quest’estate mi ero un po’ allenato e preparato. A livello tecnico-tattico ancora non ci siamo confrontati, però ne avremo modo”
Pippo ha fatto la storia, e ci potrà insegnare tanto

Perchè proprio Bologna?

“Tra le squadre che mi volevano è il Club più glorioso, con la piazza più importante. Mi dovrò sicuramente guadagnare il posto quindi ci sarà tanto da lavorare perchè ci sono tanti attaccanti. C’è un grande progetto qui ed è tutto quello che volevo”

C’è stata una mezza rivoluzione durante il mercato…

“C’è tanta voglia di conoscerci e di lavorare insieme. Quando si cambia una buona parte della squadra c’è bisogno di tempo, e nel ritiro il mister ci indicherà la via più giusta, poi starà a noi adattarci a quello che ci dirà lui. Siamo tanti, tutti con qualità diverse, ma dovremmo metterle a disposizione della squadra”

L’annata di Crotone fu molto positiva, mentre a Sassuolo e a Firenze hai trovato parecchie difficoltà, come mai?

“A Crotone ho trovato l’ambiente ideale, con un allenatore che mi ha messo in campo nel modo giusto e ha utilizzato al meglio le mie caratteristiche. Poi sicuramente c’ho messo del mio.
L’anno scorso sono partito male perchè avevo dei discorsi con la società da definire, e poi me le sono portate dietro. Ho sbagliato, ma sono convinto che dagli errori si cresca ancor di più”

Partner ideale per caratteristiche?

“Questo non lo so, fa la differenza anche l’avversario, quindi è difficile da dire. Qui non conosco Santander, conosco Destro perchè abbiamo giocato insieme all’Inter, ed è un grandissimo giocatore oltre che un bravissimo ragazzo. Lo stimo e sono convinto che potrà fare benissimo. In nerazzurro giocammo in coppia. Palacio invece lo conosco perchè è un grande campione”

Molte squadre si appagano a metà campionato per la mancanza di obiettivi, cosa ne pensi?

“Io mi sono giocato sempre qualcosa fino alla fine, perchè a Crotone ho raggiunto la salvezza all’ultima giornata, mentre col Sassuolo e con la Fiorentina mi sono giocato l’Europa League sempre fino alla fine. Non rientra comunque nella mia filosofia mollare, anche se la salvezza o un altro obiettivo dovesse arrivare con largo anticipo. Sta nell’intelligenza di un giocatore e nella maturità di una squadra non mollare mai fino alla fine. Se si fa bene fino all’ultima giornata tutti ne beneficiano”

Come servirti per essere utile alla squadra? A Crotone cosa ti chiedeva Nicola?

“Io legavo molto tra i due centrocampisti e la prima punta che allungava molto di più il gioco. Ogni volta che la palla invece andava sugli esterni andavo io in profondità. Non sono un attaccante che sta fermo in area e cerca la palla gol. Non l’ho mai fatto e quando me l’hanno chiesto non ci sono mai riuscito. Sto cercando di migliorarmi per correre tanto, ma un po’ meglio. Il sacrificio è la base di tutto. Serve questo e tanta umiltà”

Obiettivi di questo Bologna?

“Gli obiettivi si faranno strana facendo. Quest’anno anche le neopromosse faranno belle squadre, quindi bisognerà arrivare alla salvezza il prima possibile, e poi non porci limiti cercando di arrivare più in alto possibile. Sicuramente fino alla fine lotteremo per qualcosa di importante: speriamo in un bel traguardo”

Meglio segnare o servire l’assist al compagno?

“A me piace fare gol, non sono mai stato un egoista però!”

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