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Bologna

Torben’s Rule – Domani inizia l’ora delle scelte

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Valentino Orsini


E’ la vigilia, “the day before” della prima assoluta di Mister Pippo Inzaghi in rossoblù. La giornata di oggi  si è sviluppata, al mattino, fra campo e palestra per sviluppare la fase atletica, mentre nel pomeriggio è stata data maggior attenzione alla fase tattica, con esercizi di palleggio a 6 tocchi e finalizzazione verso una mini porta, con il neo mister ad incitare, guardare, osservare e stimolare come se non ci fosse un domani. Mani spesso a pettinare la sua zazzera, Pippo percorre il campo in lungo e largo, presidia il suo territorio colorato di verde, non perde di vista niente e nessuno e, in questo compito, lo aiutano i suoi collaboratori che “migrano” come lui da una parte all’altra del campo e riferiscono a lui con costanza maniacale. Unico stanziale dello staff è Luca Bucci, a poca distanza dai suoi amati legni, con i 4 numeri 1 che, a turnazione, forma, allena, affianca. Alla fine del pomeridiano allenamento la classica partitella, a campo ridotto, con intensità aumentata. Valutazione reparto per reparto: in porta abbiamo aumentato la qualità, senza nulla togliere a Mirante che ci ha lasciato per Roma. In difesa c’è il rebus più grande, ma permetteteci di spendere due parole sui neo arrivati: Djiks ha una importante fisicità e difficilmente rimpiangeremo Masina, mentre Paz ci ha colpiti per almeno 4 cambi di gioco, con lanci di 30/40 metri dalla precisione inusitata per un difensore centrale. Un piede analogo lo abbiamo visto nel giovane Brignani quando è stato schierato centrale:educato e preciso. Curioso l’utilizzo di Luca Rizzo come esterno basso di sinistra (ma lo abbiamo visto scavallare anche sul lato opposto): se il fisico non lo tradirà “serialmente”, come accaduto in passato, potrebbe essere un buon compromesso per un giocatore che ancora non ha espresso il suo potenziale, per gamba, fisico e capacità di attaccare la profondità (da valutare comunque nella tenuta sulla fase difensiva). Per concludere il pacchetto arretrato, Calabresi avrà modo e maniera di ritagliarsi il suo spazio, se non si deciderà di darlo in prestito. A centrocampo l’assenza di Pulgar si sente: non si inventa un giocatore come lui dall’oggi al domani e Nagy non è ancora pronto a sostituirlo,  ma con il rientro di Dzemaili, forse, è il reparto più completo, con Donsah, Falletti (grande energia mette ogni giorno in campo il nostro Cesar), Poli e quello Svamberg, che ha già dimostrato in pochi giorni personalità e tocchi assolutamente di classe. Per chiudere in attacco molto bene Orsolini, un concentratissimo Petkovic, mentre Destro, Falcinelli e Avenatti stanno facendo vedere una già buona condizione. Nota a parte su Micheal Kingsley: Mister investa del tempo su questo giocatore che potrebbe darci non poche soddisfazioni. Domani, risultato scontato a parte, servono le prime indicazioni, le prime tracce, le argomentazioni che Mister e squadra saranno in grado di fornire: troppo presto per essere Vangelo, ma utili per capire l’Inzaghi pensiero e se il materiale umano a disposizione sarà in grado di trasferirlo dalla potenza in atto. Aspettando, inoltre, Gonzalez, Helander, Krafth, Valencia, Santander e Okwonkwo, che alla spicciolata rientreranno in gruppo dalla prossima settimana: allora e ancora più incisivamente dovrà intervenire il Direttore Bigon a sfoltire i ranghi, sperando che ancora qualche entrata sia possibile, catalogabile sotto la voce “alta qualità”. Insomma, per dirla in breve, ancora un paio di titolari, per poter raccontare un campionato totalmente differente da quello andato in scena nella scorsa stagione.

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