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Il Corriere di Bologna – L’assist di Merola per il restyling del Dall’Ara manda in porta il Bologna

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Lele Carl Malaguti

 

 

Notizia di venerdì sera: niente outlet ai Prati di Caprara, i 30 milioni di euro che mancano per il restyling li metterà il comune. Questo l’annuncio di venerdì sera del sindaco Virginio Merola: una svolta nel progetto per il rifacimento dello stadio “Dall’Ara”, che spinge il Bologna verso la conclusione di un iter infinito. Soddisfazione per Claudio Fenucci, ma anche per Joey Saputo, che settimana prossima potrebbe tornare a Bologna per seguire la partita dell’Italia. “Il cambio di strategia comunale e un nuovo rapporto pubblico-privato va nella direzione europea: negli ultimi anni oltre 160 ristrutturazioni nel calcio sono state portate avanti così”, questo il pensiero dell’amministratore delegato rossoblù. Ma non vi è delusione per il tempo speso, solo una convinzione di non volerne spendere altro per iniziare i lavori, che nel caso venisse adottata la legge sugli stadi, verrebbe ridotto ulteriormente. Questo e tanti altri punti, saranno oggetto di discussione a Palazzo d’Accursio a partire dalla prossima settimana: verranno discusse le parti amministrative, economiche, l’utilizzo di aree precedentemente non inserite nel progetto di riqualificazione (come l’Antistadio, ma che non verrebbe “sfruttato” a scopo commerciale), la gestione dell’impianto, la durata della concessione ed il partner industriale, che in questo momento è Seci: “Bisogna vedere il percorso amministrativo e decideremo con chi affiancarci, rispettando le normative di legge italiane e comunitarie”, questa la precisazione dell’amministratore delegato felsineo. Con Seci il Bologna ha già creato una newco, proprietaria dell’ex Cierrebi, altro punto del restyling, con la società felsinea che valuterà se la cessione gratuita degli impianti sportivi al Comune è ancora valida o se si agirà in maniera differente. A commentare questa svolta, non solo Claudio Fenucci, ma anche Giuliano Montagnini: “Il tema che avevamo proposto, la Cittadella della Moda ai prati Ovest, era secondo noi molto virtuoso: un intervento compensativo su area pubblica con plusvalenze da riversare su un bene pubblico. Prendiamo però atto della decisione del sindaco e siamo pronti a portare avanti il parternariato con il Bologna, ricalibrando ovviamente la struttura dell’operazione”. Lamentele rispedite al mittente quelle del sindaco, che ha dichiarato come da parte di Seci non sia pervenuto un progetto, ma solo un’idea: “Presentammo un preliminare, come quello oggi del Bologna sul Dall’Ara, un anno fa e ci dissero che andava bene. Dopo un anno il Bologna lo ha ripresentato perché ci sono state notevoli modifiche relative all’antisismica, ma il nostro era sempre lo stesso e quindi non c’era nessun bisogno di portare una copia: semplicemente hanno cambiato idea”. Mentre sull’investimento progettuale nessuna polemica, semplice rischio d’impresa, in un progetto che però sembra poter definitivamente spiccare il volo e portare il Bologna al tanto agognato salto di qualità infrastrutturale che si aspetta da tempo: dopo il Centro Tecnico, i tempi sono maturi per il “nuovo” Dall’Ara.

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