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Bologna-Inter, L’Uomo della Domenica: Pessimismo cosmico

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Sport Mediaset


Nel calcio sono realista, con un pizzico di ottimismo. Non avendo visto la partita di sabato contro i nerazzurri mi sembrerebbe scorretto e alquanto improbabile parlare del match. Gli highlights non bastano per descrivere una partita di calcio, soprattutto perché non possono dare una visione d’insieme su tutti i 90 minuti.

Però ho una connessione a internet e sono iscritto a social network, oramai diventati valvola di sfogo di tutti i problemi (calcistici e non) dei frequentatori dei salotti del web. Quando si parla di Bologna FC 1909 la prima impressione che si percepisce, leggendo determinate cose, soprattutto da parte dei tifosi, è l’incredibile senso d’angoscia e pessimismo che aleggia sulla Torre di Maratona e su Casteldebole. Lo sottolineò Filippo Inzaghi, dando la colpa (se così la si può chiamare) alla stampa, rea di affossare l’entusiasmo.

Un entusiasmo che ad inizio estate sembrava ritrovato e ai massimi livelli mentre ora, all’alba di settembre, tutto pare sparito. In un momento. Sono bastate due sconfitte e un pareggio per far scendere a zero l’umore di pressoché tutto l’ambiente.

Pessimismo, dicevamo: il Bologna sembra già destinato alla Serie B, il lavoro di Bigon, a detta di molti, è stato di molto insufficiente e Saputo è un cosiddetto plumone. Non farò l’avvocato del diavolo (diavolo poi, bah) ma darò un’ulteriore lettura sperando di far cambiare umore e idea ad almeno una persona.

Il Bologna è una squadra che ha lavorato tanto e pesantemente in estate e le gambe sono ancora pesanti, questo è sotto gli occhi di tutti. È un Bologna che ha cambiato tanto, che ha deciso di affidarsi ad un tecnico giovane e con fame che non ha nel bel gioco la sua arma (chi lo ha in Italia? Pochi, onestamente) ma che fa della compattezza e dell’aggressività la sua caratteristica principale.

Servirà tempo, e la sosta per gli impegni nazionali casca a pennello: a Casteldebole si lavorerà, come si è sempre fatto, per farsi trovare pronti per il Genoa, partita che già risulta decisiva per schiodarsi dalle ultime posizioni in classifica.

A Casteldebole, a disposizione di Inzaghi, rimarranno anche Poli e Dzemaili, non convocato con la nazionale svizzera, due tra i più criticati di questo inizio di stagione.

Che poi, ragionandoci, forse il vero problema di Bologna è la mancanza di pazienza, in qualsiasi ambito…

 

L’uomo della domenica per Bologna – Inter: Pessimismo cosmico (e poca pazienza)

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