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#GenoaBFC – Le parole di Danilo e Bigon in Mixed Zone

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Danilo Larangeira ha commentato la partita contro il Genoa: “Inizio di campionato complicato, siamo stati penalizzati contro la Spal, la partita che abbiamo sicuramente è stata quella contro il Frosinone. Per 70 minuti avevamo fatto una buona partita anche con l’Inter, ma nel calcio non serve solo giocare bene, non basta, bisogna fare punti. Siamo nervosi, siamo timorosi dobbiamo essere più sereni e liberi mentalmente. Nemmeno oggi non siamo stati male, abbiamo creato qualche occasione ma non abbiamo tiriamo in porta. Dobbiamo tornare a vincere assolutamente, ma per farlo dobbiamo essere più squadra per vincere. Non è solo colpa degli attaccanti, è colpa di tutti. E’ un discorso generale, pesa però la mancanza di uno esperto come Palacio. Dobbiamo stare muti e pedalare. Il campionato italiano è difficile, specialmente quest’anno perché è molto imprevedibile. Abbiamo creato qualcosa in più, ma dobbiamo essere più attenti perché almeno il pareggio dovevamo portarlo a casa.”

Anche Riccardo Bigon ha parlato ai microfoni dei giornalisti presenti in Mixed Zone: “Testa bassa e lavorare, stando compatti e uniti. E’ l’unica soluzione al momento. In queste quattro partite non ho visto nemmeno una squadra migliore di noi. Sono state partite di episodi. L’unico problema è che non facciamo gol, ma a livello di gioco fino ad ora ce la siamo giocati sempre alla pari, anche con l’Inter. Se mi fossi presentato con Piatek a Bologna, mi avreste chiesto “chi è questo ragazzo?”. Falcinelli ha fatto 12 gol in A due anni fa, Santander è un giocatore internazionale che gioca nel Paraguay, inoltre abbiamo Destro. Verdi? E’ andato via perché è arrivato il Napoli, che è una grande squadra. Non puoi trattenere un giocatore cercato da una big. Si valuterà soltanto prossimamente, abbiamo giocatori affermati e di livello, non abbiamo tolto qualità alla squadra vendendo Verdi. Vorrei sottolineare che Santander è un giocatore internazionale e Falcinelli in passato ha fatto 14 gol. Abbiamo una squadra che ha una discreta esperienza, ma si vedrà solo con il tempo se reggerà alla pressione. Sono tre anni che lavoro sull’asticella della salvezza, che in questa Serie A non è affatto un obiettivo scontato. Ma ogni volta sembra che si vogliano abbassare le prospettive della squadra. Il campo alla fine parla, ci sono dieci squadre che se la giocano a punto a punto e sarà così. Anche io vorrei vincerle tutte, però devo anche valutare come lavora la squadra e che solidità di gruppo abbiamo. Abbiamo tutte le carte per giocarcela, non andrà così tutto l’anno. Quando perdiamo anche io mi sento male come voi, ma non mi fermo al risultato, cerco di analizzare ciò che c’è di buono e ciò che c’è di cattivo.”

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