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Bologna

Canta che ti passa: Mio fratello

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Sara Melotti


 

A parte che fin qua, comunque, anche quel piccolo pizzico di sfortuna ci ha messo del suo: colpo di testa di Santander uscito di poco (contro l’Inter), Svanberg che tira sulla schiena di Dijks un rigore in movimento (contro il Genoa), i gol sbagliati da Dzemaili contro il Frosinone (errori individuali).
Quel tiro di Kurtic – alla prima giornata – è stato però premonitore. Dopo quattro partite, ricordando che ne restano ancora 34 da giocare, alla Spal va tutto bene, mentre al Bologna gira tutto storto.
La vogliamo sparare grossa? Ecco qua: al momento, almeno fino a venerdì quando giocherà il Sassuolo, le anti-Juve sono Napoli e i ferraresi. Il tutto mentre i rossoblù sprofondano appena al di sotto del quart’ultimo posto, occupato dall’Empoli.

Mio fratello rubava le sedie per stare più su:
mi diceva che tanta fortuna sarebbe arrivata

E la fortuna pare essere arrivata veramente. Tralasciando il famoso tiro di Kurtic (ultima volta che lo nomino, promesso), ecco che Petagna sigla il 2-0 sull’Atalanta con una deviazione decisiva di Toloi.
Ma la fortuna, si sa, aiuta gli audaci. E chi ha visto la partita, lunedì, ha notato che questa Spal è “audacissima”: Lazzari galoppa sulla fascia che è un piacere, Antenucci ha 34 anni soltanto perché lo impone l’anagrafe, Missiroli…beh, lo suggerisce il cognome e Felipe ha fatto una partita sontuosa.
Semplici, che già qualcosa aveva fatto notare l’anno scorso, sembra aver trovato la quadra per conquistare una salvezza tranquilla (sì, anche per loro vale il discorso che siamo appena alla quarta giornata, ma intanto ci sono 9 punti in cascina).
Il vero dato che li distanzia tanto dall’universo delle Due Torri, tuttavia, sono le reti subite: l’allenatore spallino ha fatto della difesa – composta da giocatori “normali” – un vero bunker, capolista della Serie A sotto la suddetta voce, in compagnia della Sampdoria (che ha una gara in meno).
La Spal si è iscritta nel 2012 in Serie D; il Bologna si piazza 9^ alla fine della stessa stagione. Quante sedie sono state rubate?

Mio fratello un bel giorno è sparito e non ha ringraziato.
[…]
Lui non era cattivo ma aveva un destino scolpito.

Ferrara e Bologna distano circa 50 km, quindi la partita tra le due può essere definita “derby”. Nemmeno a dirlo, i tifosi rossoblù rosicano nel vedere i fratelli stare lassù in classifica.
Ma qual è la differenza tra le due compagini? Non volendo entrare nel merito di giocatori (nella Spal non gioca Messi) o dell’allenatore (Semplici? Sì, i punti gli danno ragione, ma l’anno scorso…), viene da pensare che tutto risieda nella garra, cattiveria: quella voglia di emergere, di dimostrare che – oltre a Sassuolo, Parma e Bologna – in Emilia Romagna, la regione con più squadre in Serie A, ci sono anche loro.
Tutti, fino a un mese fa, avessero dovuto scommettere avrebbero puntato sul “change” di posizione tra estensi e felsinei. Invece, ora i primi fanno la parte del fratello che, senza complimenti, se n’è andato senza dire via nulla. Nessuno se lo aspettava.
Come dicevamo? Garra, cattiveria…che fanno rima con “fire&desire”, quel motto sponsorizzato da Tacopina e appiccicato sulla schiena di Inzaghi. La “Pippo cam” dà ragione al chairman: lui arde di questa caratteristica, i giocatori (ancora) no. La rincorsa alla Spal deve partire al più presto, anche per non rischiare l’umiliazione di finire alle sue spalle. Da digerire non sarebbe…Semplici.

(Mio fratello – Biagio Antonacci)

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