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Il Resto del Carlino – Destro, c’è l’ultima chiamata

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Mattia Destro, da gennaio ad oggi è diventato un problema: nella seconda metà della scorsa stagione ha rotto con Donadoni, guadagnando spesso la panchina. Resta fuori pure con Inzaghi, dopo un’ estate trascorsa a manifestare, via social, propositi di rivincita, passando dai rifiuti a Inghilterra, Russia, Sampdoria, Parma e Genoa, nonostante a Casteledebole, con gli arrivi di Falcinelli e Santander, gli avessero fatto capire che per lui sarebbe stata dura.

Titolare con Genoa e Juve, scampoli di partita con Frosinone, Inter e Roma, Inzaghi a Destro le occasioni le ha concesse ma l’attaccante marchigiano non le ha sfruttate. Le reti di Santander con Roma ed Udinese, gli hanno reso la strada ancor più in salita. Inzaghi ha sempre chiarito di non vedere una coppia composta da Santander e Destro, ma rinunciare ad un ragazzo di 27 anni, il giocatore più costoso per il Bologna: tanto alla voce ingaggi (2 milioni netti fino al 2020) che a quella del cartellino (10 milioni di euro), e che in serie A ha realizzato 66 gol e messo a segno 16 assist, non è semplice. Da queste considerazioni, Inzaghi ha voluto sperimentare l’ex numero 10 da seconda punta contro il Perugia.

Con il Torino, potrebbe quindi esserci bisogno di Destro al fianco di Santander: se non dal primo minuto, a partita in corso. Esperimento tattico dettato dallo stato di necessità, vista la situazione attaccanti in casa rossoblu: Palacio è ancora a corto di condizione, Falcinelli è alle prese con un piccolo fastidio muscolare e lo staff deve ancora valutare le condizioni di Okwonkwo, uscito per una botta contro il Perugia. Destro, si è messo a disposizione e ha risposto con una rete in amichevole. Questa per lui è un occasione da cogliere al volo, l’ultima potenziale ancora di salvataggio per non rischiare di tornare nell’anonimato una volta che tutti gli attaccanti rossoblu saranno al meglio. Gennaio non è così lontano, la sua cessione potrebbe tornare argomento d’attualità se non risorge ora.

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