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Il Punto sul Bologna – O no?

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La quadratura del cerchio sembra impossibile da raggiungere senza interventi esterni. Più o meno, sembrerebbe questa la situazione del Bologna Fc che deve necessariamente risolvere la questione gol. Undici sin qui fatti e diciotto subiti, determinano una differenza negativa che non fa ben sperare. Eppure, il trend non parrebbe così negativo; perché se è vero che nella prime quattro partite di campionato, i rossoblù non hanno mai insaccato la sfera nella rete, è altrettanto vero che una volta cominciato (con la Roma, il 23 settembre scorso) il Bologna è andato quasi sempre a segnare un paio di gol. È stato così con la Roma (vittoria per 2 a 0) appunto, ma anche con l’Udinese (vittoria per 2 a 1), col Torino (pareggio 2 a 2), col Sassuolo (pareggio 2 a 2) e col Chievo (pareggio 2 a 2). Cinque partite e cinque doppiette felsinee che hanno portato la somma di nove punti. Il punto in più in classifica arriva dallo 0 a 0, alla seconda giornata, col Frosinone.
La fredda statistica dice, dunque, che la squadra di mr. Saputo, per portare punti nel proprio carniere, sia costretta, almeno, a fare due gol. E, tra l’altro, la proporzione di nove punti con dieci gol fatti in cinque partite, dimostra comunque che qualcosa non torna. Perché appaiono tanti dieci gol per appena nove punti. E allora, subentra tutto l’aspetto organizzativo della squadra, in particolare quello difensivo (non la Difesa, tout court). Perché delle due una: o hai una squadra “zemaniana” che cerca la porta a ripetizione cercando di fare sempre un gol in più dell’avversario, oppure tale proporzione (10 gol=9 punti) sarà sempre dannosa per una squadra che al momento cerca di salvare le penne dal bruciaticcio del fondo classifica.
Ora, è Santander a mantenere lo scettro rossoblù: 4 gol in 12 partite. Dopo di lui, i bomber più prolifici sono Orsolini (2 in 11, ma spesso subentrato) e Mbaye (2 in 6). Ecco, proprio quest’ultimo, sembrerebbe avere una proporzione da attaccante ma, è chiaro come un cielo azzurro, che difficilmente ci si può affidare al difensore per sperare di risolvere la situazione. Gli altri gol arrivano da Mattiello e Calabresi, un esterno e un altro difensore, e il buon Palacio. Tutti con un gol in tasca.
E allora? E allora il sistema di gioco non sembra essere così funzionale a portare valanghe di gol. O a difendere quelli che si riescono a fare. Visto che probabilmente la tattica di base, tuttavia, non cambierà (c’è comunque da continuare a lavorare), è più probabile che i gol il Bologna li debba cercare in casa. A chi chiederli? D’istinto verrebbe da dire a Destro ma neanche questa, sin qui, sembra la stagione sfolgorante per l’attaccante ascolano: Inzaghi lo considera la quarta delle punte che possiede il Bfc e anche lui, evidentemente, ci mette del suo per rimanere in questa posizione.
Da più parti si dice che, comunque sia, il Bologna non cercherà un’altra punta nel mercato di gennaio. Quindi? Dove trovare la soluzione? E, soprattutto, è chiaro che questa sia una faccenda da dirimere o no?

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