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Bologna – Fiorentina: La conferenza di Inzaghi

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Sara Melotti

Il derby dell’Appennino è alle porte ed il Bologna di Filippo Inzaghi si prepara alla sfida contro la Fiorentina di Stefano Pioli con quasi tutte le frecce al suo arco.
La sosta per le Nazionali ha consentito infatti  al tecnico rossoblù di recuperare quasi tutti i suoi giocatori lasciando un’unica incognita: capire se gli elementi reduci dagli impegni internazionali saranno tutti disponibili, abili ed arruolati per la partita di domani.
Con la squadra quasi al completo Filippo Inzaghi potrebbe farsi inoltre sfiorare dal pensiero, ultimamente più che ricorrente, del cambio modulo. L’allenatore, che ha presentato il match nell’abituale conferenza stampa pre-partita, potrebbe infatti abbandonare temporaneamente il 3-5-2 a lui caro virando su un più classico 4-3-3, modulo che lo porterebbe di fatto a mettersi a specchio rispetto agli uomini di Stefano Pioli.

Hai quasi tutti? Come stanno i Nazionali?

“E’ la prima volta che ci sono tutti e questo è importante. Sarà difficile fare delle scelte ma avere abbondanza mi permetterà di avere maggiori soluzioni. I nazionali stanno bene chiaramente qualche dubbio ce l’ho ma quando si hanno dubbi vuol dire che si sta lavorando bene.”

Mattiello?

“Lui e Dijks stanno bene. Peccato non averli mai avuti al 100%. Sono entrambi recuperati. Mattiello può giocare ma ha l’incognita dei 90 minuti. Sarà più in discorso tecnico tattico”

Fiorentina la più giovane del campionato nella quale segnano i centrocampisti, credi che a voi manchi questa caratteristica?

“Noi vogliamo più goal da parte dei centrocampisti. I loro sono molto propensi e lo hanno dimostrato. Dobbiamo creare più occasioni. Affrontiamo una squadra tosta ma dobbiamo dare continuità.”

Nagy e Santander hanno segnato in Nazionale? Cosa significa per un giocatore?

“Queste sono soddisfazioni anche per noi. Sono contento per Nagy perché se lo merita. Santander si sta meritando tutto e sono contento per tutti. Calabresi e Orsolini sono andati in Under 21 e sono l’orgoglio della società e sono il nostro futuro”

Hai deciso il modulo?

“No perché non parto mai dal modulo ma dai miei giocatori. La presenza di Orsolini ci dirà se giocheremo in un modo o nell’altro”

La Fiorentina sta però vivendo un momento di calo che non ha trovato ancora vittoria fuori casa…

“E’ una squadra forte ed ho grande rispetto nei suoi confronti e rispetto il loro allenatore ma voglio regalare una grande partita a chi ci verrà a vedere.”

La Classifica?

“La nostra è una squadra in crescita anche se non siamo ancora continui. Questo mi da positività. La classifica tutti la guardano e noi voremmo essere altrove. Dobbiamo lottare su ogni pallone per uscire da questa situazione.”

Come sta Donsah?

“Sono sincero e viene da un infortunio molto complicato. Questa settimana ho cominciato a rivedere il Donsah precedente all’infortunio ma non è ancora pronto. Lo stiamo recuperando e presto sarà pronto.”

Il recente Dzemaili ha bisogno di una parola in più nonostante sia un giocatore navigato?

“Le ultime due le ha giocate da titolare. Non mi piace molto parlare a chi lascio fuori perché loro potrebbero non accettarlo. Chiaro che quando lascio fuori il capitano o il vice due parole le spendo. Loro sono fondamentali e sono giocatori grandi per le mie coccole. Due coccole le riservo ai giocatori più giovani per farli crescere più rapidamente.”

Calabresi in Nazionale ha fatto il terzino, può farlo anche qua?

“Se giocassimo 4-3-3 giocherebbe come terzino destro.”

Ci sarà Saputo, come ti trovi con lui ora che sono passati alcuni mesi dal tuo arrivo a Bologna?

“La più grande pressione che mi mette il presidente è la sua fiducia. Mi auguro che domani sia orgoglioso di noi e che percepisca che siamo sulla strada giusta.”

Hai fatto scelte coraggiose in alcune gare a livello di formazione, questo può creare difficoltà?

“Per me esistono 25 giocatori che sono tutti sullo stesso piano. Da allenatore sei pagato per fare scelte mentre i giocatori sono pagati per accettarle. Un giocatore che mi piace è Orsolini che è un ragazzo molto rispettoso. Ci sono tanti ragionamenti dietro una formazione”

Orsolini si può definire un asso nella manica che spacca la partita quando subentra?

“Lui deve crescere anche dal punto di vista fisico. Tengo conto di tutto e quando entra spacca la partita, è vero, ma non significa che non sia un buon titolare. Non può però fare il Palacio anche perchè in quel ruolo abbiamo Falcinelli, un altro di quei ragazzi che merita una parola in più, ultimamente è stato penalizzato ma ha tutta la sua stima”

Palacio che esempio è per questa squadra?

“E’ un leader tecnico. Sono contento che abbia trovato continuità ed è un esempio per gli altri. Lui Da Costa e Dzemaili sono un esempio.”

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