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Sfida col diavolo: è 0 a 0

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BOLOGNA – La sfida di Inzaghi contro la sua ex squadra, Milan, finisce in parità tra i contendenti. Zero a zero e poco da vedere per un pubblico comunque affollato in questo martedì sera, nel tuesday-match.
Meno due segna il barometro sul Dall’Ara e una velata nebbia sul campo fanno presagire una partita dura e faticosa per entrambe le formazioni. Inzaghi non cambia molto ma cerca di potenziare la fase difensiva mettendo Mbaye a sinistra in marcatura sul rientrante Suso. Santander-Palacio e Higuain-Cutrone le due coppie offensive. Ma la vera sfida è tra i due ex storici compagni al Milan: Inzaghi e Gattuso. Entrambi con la necessità di portare a casa il risultato, meglio ancora se pieno.
L’inizio della partita è nelle mani del Milan che sembra cercare il momento giusto per colpire, organizzando manovra. Passato un quarto d’ora, tuttavia, nessuna delle due squadre si è resa realmente pericolosa.
Ci prova intorno al 20’ Cahlanoglu da oltre i venti metri ma il pallone esce largo rispetto alla porta difesa da Skorupski. Passa un minuto e Skorupski fa bella figura con una parata a terra dopo un tiro dal limite di Higuain. E comunque sono i rossoneri ad essere più pericolosi e propositivi. Il Bologna sembra intimorito; più dai precedenti risultati che dallo stesso avversario odierno. Sin qui appare ben concentrato sulla fase difensiva ma quasi inesistente in attacco dove Palacio sembra l’unico davvero pericoloso.
Al 23’ si rinnova la sfida tra Higuain e Skorupski ed è ancora il polacco ad avere la meglio con un altro intervento a terra. Ma l’ombra rossonera si fa più pressante. E spaventa più della nebbia che ancora incombe.
I rossoblù si affacciano al 25’ con una bella combinazione tra Nagy e Palacio e ancora Nagy ma il lancio dell’ungherese scova Mbaye in fuorigioco. Però è ancora il Bologna a mettersi in evidenza con il tiro sin qui più pericoloso della partita: è ad opera di Palacio ma Donnarumma è bravo a respingere a terra.
Il Bologna fatica a salire perché sembra poco coordinato il movimento senza palla dei giocatori felsinei; il che impedisce una circolazione fluida del pallone e la capacità di rendersi pericolosi.
Al 40’ Rodriguez ci prova da fuori area ma Skorupski non si fa sorprendere e blocca a terra. Qualche secondo dopo è invece bravo Palacio a guadagnarsi un corner che viene reiterato e conquistato questa volta da Mattiello. Alla fine, un po’ di scompiglio in area ma nulla di più.
E così termina la prima frazione con il risultato a occhiali e poche azioni davvero pericolose. Il freddo e la posta in palio, sembrano far tremare gambe e intenzioni.
Nel secondo tempo, è il Milan che cerca di farsi intravedere in mezzo alla nebbia maggiormente calata: ci prova Cutrone con un tiro da fuori ma Skorupski è attento e blocca. Un minuto più tardi è pericoloso il tiro da fuori di Cahlanoglu ma il pallone, pur impensierendo, esce. Bravo anche Calabresi a sventare su Higuain, pericoloso dopo due dribbling. Sin qui, il Bologna continua ad essere molto concentrato in fase difensiva, soprattutto nell’aiuto reciproco tra giocatori in fase di copertura. Poco o nulla in attacco.
È però ancora un tiro da fuori a rendere pericoloso il Milan: ma la palla scagliata da Higuain esce distante. Nel frattempo, primo cambio della partita: è il Bologna che, dopo un’ora passata di gioco, sostituisce un indolenzito Svanberg con Dzemaili. Il Milan risponde con lo scambio Cutrone-Castillejo.
Al 65’ Dzemaili prova da distanza abissale e il pallone esce lontano dalla porta. Ultimamente, le soluzioni dalla distanza scelte in questo campionato dal centrocampista rossoblù appaiono spesso velleitarie e poco efficaci. Un po’ meglio con la conclusione successiva (di due minuti dopo) che viene comunque bloccata a terra da Donnarumma.
Nella fase di risalita, il Bologna manda spesso a vuoto le corse e gli strappi di Palacio. Questo costa un inesorabile affaticamento dell’argentino che comincia a riscontrarsi intorno al 70’ minuto, quando ci pensa anche Maresca che non fischia un fallo di Romagnoli sull’ennesimo strappo di Palacio. El Trenza è comunque l’unico pericolo per la difesa avversaria.
Al 76’ Santander, ben lanciato in contropiede, provoca la seconda ammonizione nel giro di pochi minuti per Bakayoko. Il centrocampista viene così espulso lasciando in dieci i propri compagni. Ma il Milan in inferiorità numerica, da queste parti non è un bel ricordo. Gattuso corre così ai ripari e toglie Cahlanoglu per sostituirlo con Jose Mauri.
Inzaghi prova allora a fare il colpo e comincia a far riscaldare Orsolini, facendolo poi entrare all’81’ al posto di Poli.
Incredibile, all’84’: dopo una punizione dal fondo di Orsolini (al primo tocco di palla, il primo fallo subito) il pallone non entra per pochi centimetri, successivamente a un rimpallo da un colpo di Helander. Bravo Donnarumma a riprendere la palla ma Bologna sfortunato in questo caso.
Il Bologna con un uomo in più appare anche più volitivo in fase offensiva, in questo finale di partita, ma manca sempre un qualcosa a far sì che si renda davvero pericoloso.
Quasi clamoroso al 90’: Inzaghi sostituisce Santander con Mattia Destro. Quattro minuti di recupero per l’attaccante ascolano per mettersi in mostra.
Al 92’ occasionissima per i rossoblù che partono in contropiede con Orsolini ma, quest’ultimo, serve Dzemaili che tentenna e compie la scelta sbagliata perdendo il pallone.
Sembra una storia che può quasi finire bene ma la palla colpita da Destro di testa al 94’ scoccato e il tiro di Palacio trenta secondi dopo non sortiscono l’effetto desiderato. L’arbitro determina infine la chiusura dell’incontro che lascia un punto per parte a due squadre troppo intimorite per ottenere di più.

BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; Calabresi, Danilo, Helander; Mattiello, Svanberg (61’ Dzemaili), Nagy, Poli (81’ Orsolini), Mbaye; Santander, Palacio. All. Filippo Inzaghi
MILAN (4-4-2): Donnarumma; Calabria, Romagnoli, Zapata, Rodriguez; Suso, Kessie, Bakayoko, Calhanoglu (78’ Jose Mauri); Higuain, Cutrone. All: Gennaro Gattuso
Arbitro: Fabio Maresca da Napoli (assistenti: Manganelli – Carbone; VAR: Valeri, assistente Meli)
Ammoniti: 39’ Calabria, 73’ e 76’ Bakayoko, 83’ Kessie, 93’ Romagnoli (M), 42’ Santander, 84’ Helander (B)
Espulsi: 76’ Bakayoko per doppia ammonizione

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