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Il Punto sul Bologna – L’esorcismo di Natale

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Natale è una festa. E in questa festa è meglio metterci dentro un po’ tutto: anche il nostro Bologna. Diciamo come se fosse una sospensione del giudizio, una sorta di tregua.

Ed essendo tregua, è giusto valutare solo gli aspetti che paiono positivi. A cominciare da una difesa su cui è evidente il lavoro al dettaglio di Inzaghi e del suo staff. I ragazzi in casacca rossoblù, dopo Milan e Parma, hanno comunque dimostrato attaccamento alla maglia che tutti avvolge. Perché quell’attenzione lì, non è solo frutto di un lavoro pedissequo e zelante. Ci vuole anche della volontà affinché tutto funzioni bene. Be’, dopo due partite i nostri questo l’han dimostrato. Un buon modo per crearsi una speranza di salvezza. Se non si fosse visto alcun passo avanti sarebbe stato più difficile poter ammantare questo Natale di speranza.

Ma è anche giusto, considerare il lavoro del nostro direttore sportivo Bigon che ha sicuramente pescato anche delle buone prese. Ad esempio, è indubbio che giocatori come Calabresi e Svanberg, pur essendo ancora molto giovani , hanno dimostrato di poter crescere, aumentando la propria qualità tecnica. Santander è un lottatore e non si tira mai indietro. Forse non è un vero e proprio finalizzatore ma è altrettanto vero che serve come il pane un giocatore che si sbatte in quel modo. Una volta che sarà migliorata anche la fase offensiva, l’impressione è che El Ropero ne sarà sicuramente protagonista.

Per tutto questo serviranno le capacità dell’allenatore. Inzaghi, è ancora un po’ acerbo per quello che riguarda la massima serie (e sembra un paradosso, calcolando la sua carriera calcistica da giocatore) ma non ha paura del lavoro. Quel lavoro maniacale e accurato che deve essere imprescindibile per poter mettere delle basi. E su cui si affidano le speranze di gran parte della tifoseria rossoblù.

Non avendo potere di divinazione, è impossibile sapere se tutto questo sarà sufficiente per aumentare la nostra percentuale di salvezza. Ma è Natale. E oggi valgono solo le buone aspettative. Da Santo Stefano e dal derby dei due fratelli (Pippo e Simone), torneremo anche alle nostre pratiche di malessere e sorrisi strozzati. Forse. Ma oggi no. E, magari, potrebbe essere questo esorcismo di Natale a innescare la speranza di un 2019 più proficuo per i nostri colori. Bon Nadel!

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