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Bologna, presentato il nuovo Dall’Ara: le parole dei protagonisti

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Dopo mesi di rinvii, finalmente viene progettato il progetto della nuova struttura dello stadio. Ecco le parole dei protagonisti.

Saputo: “Questa è una giornata importante, anche per la città. Per questo, mi sembra giusto far parlare Merola”.

Merola: “Oggi è il giorno in cui presentiamo un progetto destinato a rendere attrattiva, come nello sport anche nella città. E’ un patrimonio monumentale che valorizza e proietta nel futuro un monumento che consegna a Bologna avanguardia. I nostri uffici si metteranno al lavoro per definire le opere per il restyling. Le idee ci sono, oggi le vedrete, ci sono la volontà e le risorse. Quello che ci occorre è la serenità. Mi sembra di buono augurio la presentazione alla città in questa settimana importante tra il pareggio con la Spal e la partita col Frosinone. Queste scelte condividono col momento che supereremo. Abbiamo energia sul piano sportivo, i nostri tifosi sanno di poter contare su una società competente  e un’amministrazione capace.”

Saputo: “Sono felice e orgoglioso di presentare lo stadio, che dal 1927 è la casa del Bologna e tutti voi siete abituati a frequentare. E’ un monumento entrato nel cittadino, grazie anche alla Torre di Maratona. Ottantadue anni sono tanti, il calcio è uno spettacolo globale e ha un pubblico abituato al comfort. Il restyling è un programma fondamentale per il rilancio del club. La struttura dipende dal movimento calcistico italiano, che da oggi si confronta con una realtà più avanzata. Bologna potrà essere un monumento all’avanguardia che raggiungerà comfort di modernità indispensabile. Il nuovo Dall’Ara sarà moderno, e permetterà al pubblico una tecnologia avanzata, senza togliere tradizione. Voglio immaginare che anche Dall’Ara sarebbe soddisfatto”

Video di presentazione

Fenucci: “E’ un piacere che siamo qui a presentare questo primo lavoro. Credo che il tema degli stadi sia importante. Ho una lunga carriera di dirigente, e già 15 anni fa ne parlavo: il calcio italiano deve tenere il passo di un contesto europeo che sta cambiando. Circa 45 costruzioni nei principali campionato europei ha cambiato struttura, e solo 15 anni fa il calcio italiano, sia per meriti sportivi che per i ricavi, erano al top in Europa. Abbiamo avuto una caduta nel senso di competizione. Il tema degli stadi è stato affrontato a partire dalla sicurezza e in Italia è partito solo limitatamente per una mancanza di volontà dalle varie parti.
In Europa sono avvenute con una partnership tra pubblico e provato: in Germania sono partiti nel 2006, poi in Spagna e Francia: questa è una base per lo sviluppo. Nel nostro contesto, il progetto  partito nel 2015 e ha recepito la volontà dal comune di lavorare perché consentiva un risparmio sul consumo del suolo: c’è stata unanimità fin da Rizzonello. La prima fase è stata con progetto preliminare con valutazioni strutturali, poi è servito l’ok della soprintendenza e seguito da Zavanella. Lo schema dell’operazione è semplice: partendo dalla legge sugli stadi, viene costituita una società veicolo vicina alla famiglia del presidente, avrà un gestore d’impianti e da lì inizia l’iter per gli stadi. I tempi non sono lunghi perché pur non avendo risorse, fissa tempi certi e lineari. Sotto il tema delle coperture finanziarie, l’operazione comprende la base tra la società e il Bologna FC”

Zavanella: “Nonostante l’età, sono sempre emozionato di presentare i miei progetti. Abbiamo iniziato a lavorare nel 2015, la prima cosa affrontata è stata la struttura fatta nel ’90 che andava a coprire quella del 1927: abbiamo resuscitato quella vecchia. Strada facendo, è venuta la necessità dell’argomento sismico: il Bologna ha voluto garantire la massima sicurezza. Questo ci ha permesso l’avvicinamento a tutte le tribune: i 27.000 saranno molto più vicini al campo. Da 27 a 29000 posti, in caso di eventi . Nella tribuna Bernardini, da 18 metri a 7; le curve da 43 a 7,50; negli angoli, saranno presenti balconate per vivere la partita in ambienti accoglienti. Ci saranno una trentina di box, una tribuna stampa, una sala conferenze stampa e circa 500-600 metri quadri per eventi concomitanti e non alla partita. Tutti i settori avranno accessibilità ai diversamente abili.
La copertura è leggermente arretrata rispetto ad ora: sarà distanziata per permettere l’esaltazione della muratura e che l’ultimo piano con visione sulla città. Il materiale è di alluminio leggero, formato da tre unghie che permettono alla luce di uscire dall’alto nelle partite diurne.
Ci sono 28 accessi, con numero notevole di vomitori. Lo stadio si può svuotare, in caso di emergenza, in meno di 5 minuti: ogni spettatore ha circa 100 metri da percorrere.
La regola è: si esce dove si entra.
I servizi sono aumentati in maniera notevole: il Bologna, utilizzando gli spazi in maniera adeguata, arriveranno a 0,72 metri quadrati a persona, quindi sarà uno stadio a 5 stelle. Si conteranno 12000 metri quadrati per diverse attività. Il tutto si avvicina a 30000 metri quadrati liberi sotto lo stadio”.

Dopodiché, sono iniziate le domande dei giornalisti, alle quali ha risposto per la maggior parte Claudio Fenucci. Solo l’ultima è stata rivolta a Saputo.

Che fine farà la vittoria alata?                                 
“Non so rispondere, ma la riqualificazione sarà anche per la parte dell’antistadio”

Che fine fa la parte di atletica?
“L’antistadio sarà riqualificato con campi e piste, mentre i parcheggi saranno raddoppiati”

Questo impianto è di proprietà pubblica, ma dal punto di vista economico?
“Il Bologna paga un affitto al comune, la società è responsabile della manualità. Varrà solo la legge sugli stadi: un soggetto affitta alla società l’impianto, che rimarrà pubblica. Avviene così in molte parti d’Europa”

Sono previste soluzioni per energie rinnovabili all’interno dello stadio anche in prospettiva di risparmi?
“Le stiamo studiando, sia con la geotermia e sia con i pannelli solari”

La Torre di Maratona è sempre rimasta vuota, dal 1927. Cosa si fa?
“Al momento, non c’è un progetto per utilizzarla”

Come si scivola da 27000 ai 29000?
“Con un riempimento di file, c’è la possibilità di passare sopra gli spazi dei corner e sugli spazi superiori”

Gli spazi aperti affacciati sulla città?
“Bisogna vedere l’utilizzo che il Bologna vuole fare. Credo siano utilizzabili, come quelli all’interno”
Muratura rimane?
“Rimarrà com’è”

Avete immaginato un prospetto di quanto questo impianto possa beneficiare dal punto di vista economico?
“Come accade spesso, gran parte arriva dai servizi aggiuntivi. Vogliamo che possa vivere la città 7/7 e vorremmo creare spazi a fondo culturale, in modo tale che i turisti possano conoscere la storia del Bologna”

A livello di parcheggi?
“Problema di mobilità in primo piano. Sappiamo che il tema dei parcheggi è importante. Negli stadi inglesi più il 90% arriva con i mezzi pubblici. Qualche intervento in quella direzione e porre qualche progetto sul tram cittadino”

Immaginaria tempistica dei lavori?
“I tempi sono stabiliti dalla legge. Per quanto riguarda se giocare qui o andare fuori, lo affronteremo col partner industriale e con i rappresentanti delle tifoserie. Sono tutte cose che si parlerà più avanti, anche perché questo progetto era iniziato diversamente, sia da punto di vista del luogo sia del partner. Continuare a giocare qui allunga i tempi di lavoro”

30000 metri quadri liberi, come si gestiranno? La città della moda è compresa?
“Le superfici sono molte quelle per la partita. Lo spazio su Andrea Costa sarà dedicato alla storia e al negozio; gli altri stiamo valutando. Mi piacerebbe che la parte della Maratona ospitasse mostre o musei temporanei”

90 giorni di pubblica utilità. Quando partono?
“Quando si fa vedere al comune il progetto, i tempi sono brevi”

Aperte le alternative a Modena o Ferrara, se si gioca fuori?
“L’ultimo tema su cui stiamo valutando è se continuare a Bologna. Sentiremo i rappresentanti della tifoseria e delle costruzioni, siccome comporta dei costi”

Avete avviato il discorso con i tifosi della curva?
“Potrà servire per capire che esigenze vogliono, ma siccome le sedute saranno rese mobili terremo buone le opinioni dei tifosi”

Differenza tra tempi di restyling tra squadra che gioca a Dall’Ara e quella che gioca fuori?
“Giocando dentro, si allunga minimo di un anno-un anno e mezzo. Prenderemo la decisione nei prossimi mesi”

Cos’è previsto per la mobilità, per avvicinarsi a quel 90%?
“Importante credere che seguiamo il progetto tecnico. Noi ci occupiamo di parcheggi, residenti, investiamo su trame e trasporto pubblico in generale”

Differenze tra progetto canadese e italiano? Hai idea di chiudere il decennio con l’inaugurazione dello stadio?
“Montreal ero in prima persona, qui non sono stato impiegato in prima persona. Dobbiamo vivere con queste difficoltà, ma da qui ai prossimi cinque anni speriamo che tutto sarà fatto”

 

 

Il video di presentazione del restyling

Il video della diretta facebook del Bologna F.C.

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