Dopo un gennaio impegnativo, ecco un febbraio di fuoco. Messe alle spalle le questioni riguardanti lo stadio, il mercato, il cambio di allenatore (non preventivato, almeno inizialmente) e le prime due sfide dirette con Spal&Frosinone, il Bologna inizia il suo tour de force interamente dedicato al campo da gioco: Inter, Genoa, Roma e Juventus.
Sinisa l’ha detto chiaro e tondo, in conferenza stampa: “Dovremo cercare di vincere sempre”. E fin qua ci siamo. Il problema è che questa sua affermazione potrebbe ritorcergli contro, a partire dal complicato esordio di domenica: la sua ex squadra, l’Inter, ha subìto un’ulteriore mazzata – sul piano morale – ieri sera, però i nerazzurri sono sempre i nerazzurri e San Siro è sempre San Siro. Insomma, in poche parole: prima o poi dovranno tornare a vincere, e giocheranno ogni partita sempre più con il coltello tra i denti.
Occhio, però: anche i rossoblù si trovano nella stessa situazione. Cioè, non vincono da molto più tempo, però l’arrivo di Mihajlovic e “la legge dei grandi numeri” possono essere un asso nella manica mica male da giocare. E qui torniamo al “cercare di vincere sempre”. Se non dovesse accadere, tuttavia, i rumors da Casteldebole filtrano che la società potrebbe accettare anche 4 punti in 4 partite. Come per dire “comunque vada sarà una barricata”.
Passato febbraio, le altre partite clou saranno a inizio e fine aprile, rispettivamente con Chievo ed Empoli. Prima, però, c’è da limitare i danni in queste partite per non far sfuggire le dirette concorrenti alla salvezza.
Studente di Scienze della Comunicazione col pallino del pallone e del giornalismo. Quando la domenica vado a messa, mi dirigo verso lo stadio.