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Inter-Bologna: cosa aspettarsi dal match di oggi tra principi e volti nuovi

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Sara Melotti


Quest’oggi si apre il nuovo ciclo (si spera diventi un ciclo) targato Sinisa Mihajlovic, che alle 18 esordirà in uno degli stadi più importanti per la sua carriera, contro quei colori che ha vestito per parecchi anni, sia da giocatore che da allenatore in seconda al fianco di Mancini.
Questa sera vedremo sicuramente qualche novità, e la curiosità è tanta nel vedere le nuove idee e i nuovi principi di gioco che Sinisa ha cominciato ad accennare in allenamento, sperando che i primi concetti vengano assorbiti dai suoi giocatori il più velocemente possibile. “Il risultato conta eccome – ha dichiarato Miha – ma la cosa più importante sarà la prestazione”, intesa come disponibilità nel mettere in pratica quello che è stato fatto in questi primi giorni a Casteldebole.

I nuovi principi di gioco

Ovviamente, dopo il match di oggi ne sapremo di più sulle idee che il serbo ha per far rendere al meglio questa squadra, ma dopo i primi allenamenti, e conoscendo Sinisa dal punto di vista delle idee di gioco, possiamo affermare che l’atteggiamento e alcuni principi cambieranno.
La fase di non possesso, innanzitutto, verrà gestita con un baricentro più alto, con le tre punte che dovranno pressare costantemente i costruttori di palla avversari, con i centrocampisti che dovranno seguire accorciando la squadra. La difesa, ovviamente, dovrà anch’essa scalare in avanti, cercando di mettere in fuorigioco gli esterni avversari. E’ chiaro che questi principi non si potranno vedere, e non potranno riuscire tutti oggi, anche perchè necessitano di una forte intensità fal punto di vista fisico, ma un abbozzo di questa nuova idea di gestione della fase di non possesso palla mi aspetto di vederla.
Per quanto riguarda la fase di costruzione della manovra offensiva invece, Mihajlovic si affiderà alla tecnica del nuovo acquisto Lyanco – che non dovrà esagerare con la sicurezza nella gestione della sfera -, coinvolgendo anche i due terzini, che spesso daranno una mano nella fase di primo sviluppo. Il tutto, chiaramente si concretizzerà coinvolgendo Pulgar, che sarà l’uomo in mezzo al campo con il compito di dettare i ritmi.
Il sistema di gioco di Mihajlovic prevede grande verticalità: indi per cui verranno cercati quasi immediatamente i due esterni offensivi (Palacio e Orsolini) e/o Roberto Soriano, che è l’uomo chiave nell’idea di Sinisa, per la sua capacità di andare a colpire dietro le spalle dei centrocampisti, inserendosi sempre con i tempi giusti. La verticalità sarà data da tutta la linea difensiva, che dovrà avere il coraggio di verticalizzare e dal metodista, che non si dovrà abbassare troppo per costruire gioco, ma dovrà cercare una zona di giocata al fianco o dietro i marcatori avversari.

Il primo 11 di Mihajlovic

Sinisa sceglierà il 4-3-3 con Lyanco e Danilo a guidare la difesa, messi subito insieme per le loro caratteristiche complementari. I terzini saranno con ogni probabilità Calabresi e Dijks, mentre il terzetto di centrocampo sarà quello Inzaghiano con Poli, Pulgar e Soriano. In avanti, oltre a Palacio e al ritorno di Santander, ci sarà il ballottaggio tra Edera, il quale è molto stimato dal mister rossoblù per la sua capacità di attaccare la porta con concretezza e Orsolini, che sembra comunque partire davanti rispetto all’ex Torino.

Bologna (4-3-3): Skorupski; Calabresi, Danilo, Lyanco, Dijks; Poli, Pulgar, Soriano; Orsolini, Santander, Palacio

Inter (4-2-3-1): Handanovi; Cedric, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Candreva, Nainggolan, Joao Mario; Icardi

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