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Il comunicato dei Forever Ultras Bologna in merito alla ristrutturazione dello Stadio Dall’Ara

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Storie tese fra i tifosi ed il Bologna che, dopo la chiarificazione post Frosinone, ritornano a galla. Joey Saputo si era fatto largo, un po’ come il Messia, fra la folla, per tranquillizzare la tumultuosa piazza rossoblù circa il futuro della formazione felsinea.

Peccato che, a distanza di un mese esatto, le cose siano cambiate solo in minima parte.

Sostituzione obbligata in panchina, con Filippo Inzaghi che ha salutato la ciurma a favore di un “Capitano” più esperto e navigato: Sinisa Mihajlovic. Per il resto, tutto tace: Marco Di Vaio, Riccardo Bigon e Claudio Fenucci sono ancora in carica ma, come sostenuto dal Chairman durante il discorso del 27 Gennaio, i cambiamenti veri verranno fatti più avanti.

Parole di Joey Saputo che però restano tali: l’incontro tra una rappresentanza della tifoseria e parte dei vertici della società ha rinnovato, ancora un volta, un forte senso di sfiducia riguardo al futuro del Bologna. Il discorso “stadio” è ancora troppo nebuloso, mentre occorrerebbero più certezze, soprattutto da chi a quel progetto ci sta collaborando direttamente, come Claudio Fenucci. L’ad era presente il 21 Febbraio all’incontro, non dando però garanzie sui tempi di conclusione dei lavori e spingendo fortemente per convincere gli esponenti della tifoseria della necessità di giocare fuori casa durante il restauro del “Dall’Ara”.

La mano tesa della tifoseria, non ha trovato ad accoglierla quella della società, contribuendo ad alimentare un ulteriore senso di sfiducia nei confronti della dirigenza. Perché è giusto che a decidere sia chi la squadra la gestisce direttamente ma, visti i risultati sportivi deludenti degli ultimi anni, bisognerebbe rispettare chi, per amore, quella squadra la sostiene sempre.

 

Qui di seguito il comunicato integrale dei Forever Ultras Bologna 1974.

 

“Vogliamo esprimere la nostra insoddisfazione in merito all’incontro tenutosi giovedì 21 febbraio, presso l’Ufficio Marketing del Bologna. 

Ci aspettavamo la presenza di Mr. Saputo e sapere che è rimasto a Casteldebole, invece che partecipare all’incontro, ci ha lasciati perplessi. Eppure, al termine della partita con il Frosinone avevamo dichiarato con estrema chiarezza la necessità di parlare direttamente con lui, per ribadire la nostra sfiducia nelle persone che rappresentano la dirigenza e portare il nostro contributo per la realizzazione della standing area, nella progettazione della ristrutturazione della curva, e per la revisione del Codice di Gradimento. Al posto del Presidente, abbiamo trovato Fenucci, interessato a convincerci della necessità di giocare fuori da Bologna per due anni, durante i lavori di restauro dello stadio . 

Alla richiesta di certezza di fine dei lavori nei tempi dichiarati, Fenucci ha comunque alzato le mani, affermando di non poterlo assicurare. Quindi non ci sarebbe nessuna sostanziale differenza temporale tra il giocare fuori Bologna, o dentro il nostro stadio con una rotazione di spazi.

Ribadiamo la sensazione di essere stati presi in giro e che le decisioni siano già state prese, anche se nei prossimi mesi assisteremo a referendum tra i tifosi, o tavoli di discussione, per poter dire che la scelta finale è stata fatta dalla tifoseria.

Per questo chiediamo a tutti di riflettere sull’importanza di di rimanere, nei prossimi anni in casa nostra, nel nostro stadio, anche a rischio di prolungare i lavori, ma per controllare mattone su mattone quello che verrà realizzato e gestito da queste persone di cui non abbiamo fiducia. Ancor meno dopo questo ultimo incontro”.

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