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Udinese-Bologna: La conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic

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Sara Melotti

Dopo una settimana fatta di allenamenti e di corsa al biglietto siamo finalmente arrivati alla vigilia di Udinese – Bologna, una partita chiave per il girone di ritorno dei rossoblù, una partita che il Bologna dovrà assolutamente vincere contro una diretta concorrente in modo da aggiungere un importante mattoncino in ottica salvezza. I tifosi al seguito saranno tantissimi, con tutta probabilità saranno infatti oltre tremila a sostenere e spingere i rossoblù in questa importantissima sfida lontano dal Dall’Ara.
Ne è consapevole Sinisa Mihajlovic che ha presentato la sfida della Dacia Arena nell’abituale conferenza stampa pre partita.

 Sansone giocherà?

“Sta ben, vedremo se giocherà”

Si è parlato molto di questa partita questa settimana..

“Dal momento in cui sono arrivato abbiamo fatto tanti miglioramenti. Abbiamo dimostrato di essere alla pari di squadre più forti di noi sula carta. Ora voglio vedere un ulteriore step in avanti contro le squadre alla nostra portata. Se riusciremo a fare le stesse prestazioni allora dovremo fare punti. Noi sappiamo che se giochiamo come contro la Roma e la Juve potremo salvarci. Ma una cosa è parlare l’altra è fare. Contro il Genoa ad esempio abbiamo fatto più fatica e la gente si aspettava che la vincessimo ma non siamo stati continui nel gioco. Domani giochiamo una partita importante contro una squadra che lotta per la salvezza come noi ma tutto dipenderà dalla nostra interpretazione della gara. Sono convinto che i ragazzi ce la faranno, non è un limite fisico ma mentale. Se perdi con le forti e non vinci con quelle alla tua portata allora non ti salvi. Dobbiamo pensare a fare le cose per bene.”

Mancano però i goal a questa squadra..

“Tutte le cose sono migliorabili ma non è detto che i miglioramenti arrivino. Se così fosse tutti giocatori sarebbero grandi giocatori. Abbiamo giocatori che sanno segnare ed abbiamo grandi margini di miglioramento. Bisogna mettere quella cattiveria necessaria a segnare, non bisogna farsi prendere dall’ansia. Nel calcio le situazioni si ripetono, noi stiamo lavorando molto. Non so fino a che punto potremo migliorare ma ci stiamo lavorando.

La squadra è al top a livello fisico?

“La squadra risponde bene. Sono passati quindici giorni senza imprevisti fisici nonostante gli allenamenti molto più intensi. E’ tutta questione mentale anche in questo caso, se riesci ad essere più corto corri di meno e ti stanchi di meno. Siamo migliorati molto nelle ultime settimane.”

Senza Pulgar cosa cambierai a livello odi assetto?

“Non credo che cambierò sistema per colpa do un giocatore. Abbiano in rosa giocatori che possono fare quel ruolo, hanno caratteristiche diverse ma possono fare quel ruolo come Nagy e Dzemaili. Vedrò chi mi sarà più utile. Chi dei due giocherà non farà rimpiangere Erick sicuramente.”

Lyanco sta bene?

“Sì, si è allenato tutta la settimana e ci sarà.”

Tremila persone che vengono a Udine come li vede?

“Siamo noi che dobbiamo invogliarli a venire a vederci come avevo detto tempo fa. Hanno visto di ragazzi che giocano per vincere e giocano perchè credono in quello che fanno. Il pubblico è la nostra vittoria ed ora dobbiamo fare punti. Se vengono in tremila ad Udine è una bella cosa per noi e una bella responsabilità per noi perchè la gente che viene ci crede. E’ una responsabilità in più e i tifosi si aspetteranno il risultato che anche noi vogliamo.”

Sull’Udinese?

“Qualitativamente non si merita di stare dove sta con Lasagna e Okaka là davanti e tanti altri giocatori. avranno alcuni assenti importnati ma è una squadra di tutto rispetto. Per quanto riguarda i giocatori sulla carta loro potevano essere tra il decimo e docicesimo posto. E’ una squadra che ci metterà sicuramente in difficoltà.”

Con la partita di domani saranno 250 partite in A per lei.

“Sì è vero. Penso anche quante espulsioni ho avuto ed sicuramente avrei collezionato più presenze. Poi iho comunque fatto due anni in Nazionale. Rimango un allenatore straniero anche se sono in Italia da tanto tempo. Sono ancora giovane e spero di allenare ancora per tanto tempo.”

Contro la Juve uno dei migliori è stato Dijcks, ti ha stupito? Dove deve ancora migliorare?

“Sì mi ha stupito. E’ fisicamente forte e tecnicamente bravo. Deve migliorare su marcature e cross ma è un ragazzo che si applica. Deve migliorare nella lingua perchè non capisce niente e spesso devo chiamare qualcuno che mi faccia da interprete. Ma non so se Helander traduce bene. Spero che migliori, io quanto arrivai in Italia non conoscevo una parola di Italiano ma ho imparato.”

La settimana è stata molto densa di eventi. Tra i quali le minacce di morte ad Abisso per la questione VAR e gli insulti alla memoria di Astori. Domani al tredicesimo ci saranno applausi per Astori cosa ne pensi?

“Arrivare ad insulti di morte è bruttissimo. Il Var ti permette di mettere a posto errori commessi. Se vai alla Var e vedi che hai sbagliato ma confermi allora diventa ancora peggio. Bisogna pensare ad agire bene. Come diceva Spalletti “se è spalla è spalla”, si vedeva. Ovvio che sui social poi tutti si sentono liberi di diretutto senza farsi vedere. Per Astori mi dispiace moltissmo anche se non lo conoscevo bene. Ha lasciato un ottimo ricordo da quando è mancato, queste sono cosa che vanno rispettato.”

Chi sono i tuoi rigoristi?

“Non lo so, prima erano Dzemaili e Pulgar ma non ci sono stati rigori. Speriamo di farlo nel caso ce lo diano. Vediamo prima della partita ci parleremo e non avendo un rigorista fisso ho detto ai miei giocatori di scegliere tra loro. Basta che non litighino perchè sennò non li faccio entrare in spogliatoio.”

 

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