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IL GRILLO PENSANTE- Bologna ci crede

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Il crudele Fato dell’Olimpico, capace di rispedire il Bologna a casa con una prestazione da stropicciarsi gli occhi ma con il piatto più piangente di un salice, si è beffardamente imbucato al Dall’Ara 6 giorni più tardi per riservare ai rossoblu lo stesso trattamento contro la corazzata Juventus. La truppa di Mihajlovic ha azzannato la gara con ferocia e intrapredenza guardando dritto negli occhi i ben più quotati avversari e costringendoli più volte a ripiegare per ripararsi dalle insidiose sortite rossoblu. Il gioco del calcio però prevede la necessità di scaraventare il pallone dentro quella rete che, non appena si gonfia, fa balzare con le braccia al cielo ogni tifoso, e purtroppo la tifoseria bolognese (insieme a quelle di Chievo, Frosinone ed Udinese) è quella che meno volte (19 in 25 partite) ha potuto godersi tale gioia nel corso del campionato; pertanto è stato sufficiente un’altra sbavatura di Helander per permettere a Dybala di depredare un bottino sorprendentemente insperato considerando la trama della partita divenuta più che mai spinosa per i campioni d’Italia. Nel finale thrilling Nicola Sansone aveva tentato di cancellare l’iniquità del risultato ma la sua prodezza balistica è stata vanificata dal balzo felino di Perin con la preziosa collaborazione del palo di sostegno e il sogghigno sardonico di Fato che si ostinava a non abbandonare la scena fino al triplice fischio.

In una settimana di lusso sotto il profilo delle prestazioni il Bologna resta ingiustamente a bocca asciutta; vero che contro Roma e Juventus sarebbe stato molto ambizioso sperare di strappare punti ma è altrettanto inopinabile che il Bologna avrebbe meritato (molto) di più in entrambe le contese, accrescendo non solo la propria autostima per il bel gioco espresso ma quantificando anche numericamente in classifica il frutto del proprio lavoro. Invece tanti applausi ma zero dividendi, e adesso la classica buccia di banana sulla quale scivolare potrebbe essere la convinzione di avventurarsi in Friuli indossando anticipatamente i panni del vincitore per il solo fatto di aver fatto un figurone contro compagini ben più attrezzate. Tutto deve essere azzerato, l’Udinese non concederà la libertà d’azione accettata da squadre più quotate e quindi più avvezze a costruire anziché distruggere gioco; sarà una battaglia senza quartiere per scippare punti dal valore molteplice: Mors tua Vita mea. Sarà il banco di prova per testare il vero valore del “nuovo” Bologna di Mihajlovic e se, insieme alla gara della domenica successiva contro il Cagliari, avrà le carte in regola per trascinarsi in tempi relativamente rapidi al di fuori di una zona ad alte radiazioni. Oltre 3.000 tifosi rossoblu sono previsti in trasferta allo stadio Friuli per supportare la squadra. Bologna ci crede.

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