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Amarcord – Quando a colpire la Doria ci pensò il cecchino Di Vaio

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Bologna – Sampdoria è stata quasi sempre una partita caratterizzata da molti gol. Anche quella giocata l’otto marzo 2009 non fece eccezione, con il Bfc che arrivava da due sconfitte consecutive (Inter in casa e Lazio in trasferta) e aveva una tremenda necessità di scrollarsi di dosso Chievo e Lecce. La Sampdoria di Mazzarri lo precedeva di nove punti e si trovava in quel limbo tra la zona europea e quella retrocessione. Quel giorno tutti aspettavano i giostrai blucerchiati del gol Cassano e Pazzini, ma a colpire il barattolo con tre colpi di fucile ci pensò Marco Di Vaio, capocannoniere del torneo alla vigilia di quell’incontro e unica vera punta in dote al Mihajlovic atto primo sulla panchina rossoblù.

L’oggetto del mistero Coelho partiva dal primo minuto assieme a Mutarelli e al ritrovato Bombardini, nel solito centrocampo a cinque alle spalle di Di Vaio, unica punta. Due brividi in avvio scuotono Antonioli, che risponde presente in entrambe le conclusioni dei blucerchiati. Poi ci prova Zenoni a scuotere i suoi con un sinistro dal limite che Castellazzi devia di tuffo in angolo. Di Vaio sembra avulso dal contesto del gioco rossoblù, isolato com’è nella selva di gambe dei difensori doriani, fino al 41’ quando manca per poco la deviazione a rete su passaggio di Mutarelli. È la prova generale del gol che arriva a un soffio dal termine del primo tempo: il punto interrogativo Coelho si trasforma per un attimo in esclamativo e crossa a Mutarelli da calcio d’angolo, l’ex laziale alza il pallone verso la porta dov’è appostato Di Vaio che insacca di prepotenza di testa.

Nella ripresa la Samp parte meglio: Antonioli deve subito dire di no a Pazzini, mentre la traversa lo salva poco dopo. Anche Stankevicius va vicino al gol, che sarebbe valso il pareggio per i liguri. Poco male, perché all’epoca ci pensava San Marco che risponde a stretto giro di posta, stavolta di testa, su cross di Bombardini. Sinisa a questo punto inserisce Amoroso e Adailton per Mutarelli e Coelho, irrobustendo così il centrocampo, mentre nella Samp entra il gradito ex Bellucci. La Doria si stabilisce con armi e bagagli nella metà campo rossoblù e al Bologna non rimane altro se non proporsi in contropiede. Ed è in una di queste ripartenze che nasce il raddoppio: dai e vai di Di Vaio con Adailton e il nostro numero 9 batte Castellazzi anticipandolo. Nel recupero il tris, stavolta a suggerire Di Vaio è Christian Amoroso: 3-0 e tutti a casa.

Un gol prima dell’intervallo, per stordire, altri due nel finale, per chiudere: Di Vaio batte Sampdoria tre a zero, ed è una rivincita nella rivincita per l’ex genoano, che ha affrontato la sfida come fosse ancora un derby. Il punteggio rotondo rende merito al re dei bomber, salito a 19 reti stagionali, ma non è messaggero fedele di una partita in cui la Sampdoria ha avuto ampi sprazzi di predominio territoriale e avrebbe meritato almeno il pareggio. L’ha cercato, l’ ha sfiorato, l’ha mancato: ed è curioso che proprio l’attacco formato da Pazzini e Cassano – col supporto dell’ex Bellucci nel finale – sia il primo a non segnare al Dall’Ara, dove il Bologna aveva sempre avuto almeno un dispiacere in questa stagione.

 

BOLOGNA-SAMPDORIA 3-0

Marcatori: 46’ p.t. Di Vaio, 42’ s.t. Di Vaio, 46’ s.t. Di Vaio

 

BOLOGNA: Antonioli, Zenoni, Terzi, Britos, Lanna, Coelho (15’ s.t. Adailton), Mudingayi, Volpi,

Mutarelli (8’ st Amoroso), Bombardini (40’ s.t. Valiani), Di Vaio. All. Mihajlovic

SAMPDORIA: Castellazzi, Lucchini (18’ p.t. Raggi), Gastaldello (18’ s.t. Bellucci), Accardi, Stankevicius,

Sammarco, Dessena, Ziegler (38’ s.t. Mustacchio), Pieri, Cassano, Pazzini. All. Mazzarri

ARBITRO: Banti di Livorno

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