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Forcing – Polverosi: “Vedo Bologna-Empoli come una partita bloccata”

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Città Celeste


In occasione della sfida di domani contro l’Empoli, abbiamo intervistato Alberto Polverosi, giornalista ex Guerin Sportivo e Corriere dello Sport, ora in forza a calciomercato.com. Sebbene segua la Fiorentina, è nato a Montelupo, a 6 km da Empoli, ed è da sempre tifoso azzurro, il cui rapporto con la maglia è “ottimo, anche se penso che la stagione  vada in una certa maniera…”.

Inizierei da una considerazione: il mondo delle due squadre, in un girone, si è capovolto. È d’accordo?
“Sì, sì, soprattutto quello del Bologna per una serie di ragioni: con Mihajlovic penso abbia acquisito molta più sicurezza, molta più convinzione dei propri mezzi, che non sono elevatissimi. La squadra non è attrezzata per fare un grande campionato, anzi, mi sembra che abbia dei limiti notevoli, però a gennaio sono arrivati due giocatori utili – che mi sembrano essere sempre stati o quasi titolari – Sansone e Soriano; ha preso consistenza la difesa perché Danilo sta facendo bene e Lyanco è un giocatore non da Bologna: o meglio, non da zona salvezza, ma è utile per una squadra che aleggia in Europa League. Piano piano, la squadra è migliorata, e – come dicevo prima – Mihajlovic le ha dato una consistenza che prima non aveva per una serie di ragioni. Queste non le riconducerei tutte a Inzaghi, perché io credo lui abbia pagato situazioni particolari: può darsi che lui non fosse adatto al tipo di squadra che gli avevano costruito, ecco, e in ogni caso oggi il Bologna sta bene, è una squadra lanciata e sicura”

Da parte empolese, invece?
“L’Empoli, al contrario, paga due mercati sbagliati, decisamente sbagliati. L’Empoli ha sbagliato il mercato estivo e quello invernale, e ancora più colpevole per il mercato invernale. Ti spiego: il problema dell’Empoli, come dice anche il numero di gol presi – mi pare sia la seconda peggior difesa del campionato – ha una difesa scarsa, scadente, con dei difensori non da Serie A. L’anno scorso aveva dei buoni difensori, tra cui Maietta e Silvestre, perché la squadra era impostata per dominare la partita, e quindi, da dietro, i difensori più che difendere dovevano impostare: con Maietta lo facevano molto bene, tant’è vero che l’Empoli aveva fatto 88 gol, dominando il campionato e giocando un calcio spettacolare. Il primo anno di Serie A era da rifare completamente perché c’era bisogno di marcatori forti, di fisico, di esperienza,… E invece è andata in barca: l’Empoli ha sbagliato a non prendere difensori, se non questo Rasmussen che finora si è rivelato un fallimento, e ha sbagliato perché ha speso 9 milioni di euro – record – per un giocatore come La Gumina, deludente a dir poco perché anche, poverino, ha avuto una serie notevole di infortuni. Dopodichè, a gennaio l’Empoli sapeva di dover comprare dei difensori, ma non lo sapeva a gennaio, ma a novembre e quindi aveva tutto il tempo per comprarli visto che, secondo me, gliene serviva tre: ne ha preso uno bravo, Dell’Orco – tant’è vero che appena è arrivato le ha giocate quasi tutte – e poi è rimasta così com’era: e così com’era l’Empoli ha continuato a prendere gol a raffica. È una squadra che non riesce più a proteggere se stessa, ti faccio un esempio: contro l’Udinese è andata due volte in vantaggio e poi perde 3-2; contro la Spal va in vantaggio, poi va sotto 1-2, poi riesce a pareggiare e poi ne prende quattro. Come t’ho detto, spero che ce la faccia, ma l’Empoli deve solo vincere a Bologna, il pareggio non servirebbe a niente”                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                

Volevo soffermarmi un attimo su Andreazzoli, mandato via un po’ a sorpresa e poi richiamato dopo che gli hanno venduto Zajc, suo giocatore di riferimento. E’ stata una mossa azzardata?
“Mi hai ricordato una cosa: nel mercato di gennaio se n’è andato anche il giocatore più forte tecnicamente dell’Empoli, quel trequartista che nemmeno il Bologna ha, nemmeno la Spal, forse l’Udinese con De Paul, anzi, sicuramente superiore a Zajc. Per cui, quello è un altro errore quando parli del mercato invernale: è vero che, in quel caso, il giocatore andava a prendere un sacco di soldi in più e faceva il contratto della sua vita, però – insomma – se io mi devo salvare, lo accontenterò a giugno, a fine campionato.
Su Andreazzoli, ti devo dire che è stata sicuramente una sorpresa l’anno scorso, almeno per me, ma credo per tutti. A Empoli i dirigenti sono stati bravissimi perché hanno preso un allenatore di 64 anni che tutti avevano dimenticato. Una volta arrivato Andreazzoli, Zajc è entrato e ha fatto una stagione straordinaria: l’anno scorso ci sono state partite in cui l’Empoli ha raggiunto il livello dell’Empoli di Sarri, dal punto di vista del gioco, dello spettacolo, del controllo del campo, di sottomissione dell’avversario sul piano tecnico. Era giustissimo dargli l’opportunità della Serie A, perché l’aveva portato con lui con una stagione stupenda, poi però – e torno al discorso di prima – non era problema di Andreazzoli, nemmeno come lo è stato di Iachini, ma di struttura di squadra. I dirigenti hanno pensato che la responsabilità fosse di Andreazzoli, nel senso che il gioco non fosse adeguato alla Serie A perché continuava a giocare, giocare, giocare, tentare di giocare prendendo un sacco di gol, ed è arrivato Iachini”

…che è stato mandato via in poco tempo.
“Iachini è partito benissimo, con quattro vittorie di fila, però la squadra sempre quella era: o meglio, la difesa sempre quella era. Ecco, quando sono incominciate ad arrivare le sconfitte, lì si ritorna ad Andreazzoli, e lì si è creata un po’ di confusione. Diciamolo subito: che l’Empoli sia in Serie A è fuori dimensione, perché vedere una squadra con un bacino d’utenza così sarebbe da B,C invece è in altalena tra la A e la B. Questa stagione, invece, secondo me la società è andata in confusione, è stato allontanato di nuovo Iachini ed è tornato, ancora una volta, Andreazzoli. E se, purtroppo, dovesse andare a finire male, questa è una stagione che non andrebbe addebitata agli allenatori”

Venendo al campo, invece, domani si affrontano una squadra che ha subito zero reti e una che ne ha subite 7 nelle ultime tre gare. Facendo leva sul fatto che Mihajlovic, al 99%, andrà ad attaccare l’Empoli, che partita dovrà fare la squadra di Andreazzoli? Di ripartenza, secondo lei?
“Ma te sei sicuro che Mihajlovic vada ad attaccare l’Empoli? Mmmh…io non ne sono tanto sicuro. La logica dice questo, certo, però mi pare che negli anni Mihajlovic abbia veramente maturato un’esperienza tale da freddare molto ogni situazione, anche se lui, per carattere, tende all’opposto. Io credo che il Bologna farà una partita intelligente e la squadra che deve vincere è l’Empoli. Comunque, se per caso il Bologna deciderà di attaccare l’Empoli, l’Empoli farà la stessa partita di sempre: non ha una squadra contropiedista, è una squadra che cerca di sviluppare sempre la manovra. L’Empoli è una squadra strana: dal centrocampo in su è da Serie A – anzi, qualcosina in più di una tranquilla salvezza – da 11°, 12°, 13° posto. Dal centrocampo in giù, come ti ho detto prima, è un problema serio. L’Empoli deve far forza sul meglio che ha, e il meglio che ha sono Krunic, Traorè, Caputo, Farias, Di Lorenzo e Pajac. E questi è quando attaccano, per cui io non credo che staranno lì tanto ad aspettare il Bologna, ammesso che il Bologna arrivi a tutto gas, sperando di non prendere questi gol che hanno segnato la sua stagione”

Quindi dice che sarà una partita tattica, che si giocherà sui nervi.
“Sì, io penso di sì. Per l’Empoli è l’ultima, non ce ne sono altre poi e se perde questa poi deve vincerle tutte, il Bologna deve perderle tutte, ma mi sembrerebbe strano. La vedo come una partita bloccata, in attesa dell’errore, dello spunto, con l’Empoli che palleggia di più e col Bologna che con quel fenomeno di Palacio cercherà di metterglielo in tasca”

 

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