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Bologna Femminile: Intervista a Fabio Cino

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Come già anticipato ieri, per la fine del campionato del Bologna FC Femminile abbiamo realizzato due interviste ai tecnici della squadra, Marco Fida e Fabio Cino. Ieri è uscita l’intervista a Fida, mentre quest’oggi vi riportiamo le parole di Mister Cino.

La società aveva ambizioni di promozione, purtroppo a fine stagione il divario in termini di punti con le prime della classe è stato però molto pesante, anche se in realtà sul campo non era così netto. Cos’è mancato a suo parere?

Purtroppo la classifica dice questo ,anche se sul campo abbiamo giocato alla pari con tutte le squadre che lottavano per vincere,secondo me e mancato la malizia calcistica, ma sopratutto quella mentalità agonistica dove nelle partite importanti e venuta a mancare.

In termini di risultato gli scontri diretti sono stati spesso il vostro tallone d’Achille, secondo le questo è stato dovuto più a motivazioni tecniche o a motivazioni mentali?

Sul piano tecnico in alcune partite abbiamo mostrato anche un buon calcio anzi meritavamo qualcosina in più, secondo il mio punto di vista sono mancate non tanto le motivazioni, ma mentalmente alcune ragazze non erano pronte soprattutto contro il Perugia.

La difesa è stata uno dei vostri punti di forza visto che avete chiuso il campionato come una delle migliori difese di tutti i tre gironi di Serie C. Avete lavorato molto su questa situazione oppure le ragazze hanno interiorizzato meglio i movimenti difensivi rispetto ad altro?

Quest’anno abbiamo lavoro non sempre al completo e questo sicuramente non ha giovato però tutta la squadra e riuscita a recepire molti nostri consigli, sia in fase difensiva che offensiva e quindi la fase difensiva iniziava dagli attaccanti e centrocampisti facendo filtro con il reparto difensivo.

La squadra si è comunque espressa ad un buon livello, facendo un buon campionato ed in più è anche abbastanza giovane: possiamo pensare che la nuova stagione riparta da qui per migliorare quanto fatto quest’anno?

Si sicuramente siamo stati in corsa quasi fino alla fine ,quindi dobbiamo ripartire alla grande, con una forte convinzione mentale e fisica perché oltre ad avere una rosa giovane abbiamo dietro una società che crede al lavoro svolto e punta sicuramente a stare in un campionato che le compete e il campionato ci a dimostrato che potevamo arrivare in fondo da vittoriosi.

Quali sono le problematiche (e come si superano) di allenare una squadra che per alcuni allenamenti non è al completo per via di giocatrici che non abitano a Bologna?

Sapevamo di questa cosa ed eravamo consapevoli del lavoro da svolgere durante l’anno ,le ragazze sono state molto brave a fare gruppo e questo per noi allenatori e stato un punto a favore per il lavoro da svolgere.

 

Gli allenatori giustamente non amano mai parlare dei singoli, ma mi piacerebbe concludere l’articolo in modo un po’ più “scanzonato”, inserendo tre domande uguali per lei e Fida. Abbiamo visto ieri le risposte del suo collega, ora verifichiamo se davvero la pensate sempre allo stesso modo…

Quale giocatrice l’ha stupita positivamente in modo particolare nel corso di questa stagione?
E’ sempre difficile parlare di una singola giocatrice,molte di queste ragazze io le conosco da molto tempo e quindi già sapevo il loro valore se devo fare dei nomi Mainardi  – Mastrovincenzo – Nozzi mi hanno colpito soprattutto per la loro professionalità.

Quale giocatrice pensa che, lavorando sodo, potrebbe mettere a frutto il proprio potenziale e fare la differenza nelle prossime stagioni?
In realtà ce ne sono tante, ma se proprio devo fare il nome di una giocatrice che ha capacità dico Martina Marcanti  e le faccio gli auguri di pronta guarigione. Se riuscirà a credere in sé stessa ed a lavorare bene, potrà togliersi delle soddisfazioni.

Pur essendoci una gerarchia, siete in due all’interno dello spogliatoio: c’è un “poliziotto buono” ed uno “cattivo”? E se si, chi è chi?

Quando si è in due e importante andare accordo  e penso che da parte mi,a io e Marco Fida siamo stati una squadra unita sia sulle scelte e anche sulla gestione tecnica, sicuramente ci sono stati piccoli momenti dove entrambi siamo stati sia buoni che cattivi ma… raramente.

Direi che le risposte sono davvero molto simili, non che ci fossero dubbi sul fatto che i due allenatori fossero sempre andati d’accordo, ma direi che il mia “prova” è riuscita. La sola differenza significativa è che Cino ha citato la Marcanti quale giocatrice con un potenziale da mettere in campo, mentre Fida si è concentrato su giocatrici più “giovani”, il concetto rimane però chiaro: questo Bologna ha tante ragazze giovani che, se riusciranno a fare il salto di qualità a livello mentale e professionale, potranno davvero essere fondamentali per i colori rossoblù e non solo.

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