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Lazio-Bologna: La conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic

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Sara Melotti

Penultima sfida della stagione per i rossoblù che cercheranno la matematica salvezza a Roma contro una Lazio ormai a pancia piena e reduce dalla vittoria della Coppa Italia. 
Sinisa Mihajlovic nella Lazio ci ha giocato tanti anni e conosce benissimo l’ambiente ed è proprio il tecnico servo a presentare la sfida dell’Olimpico nell’abituale conferenza stampa pre-partita. 

Tu non vuoi parlare di futuro… ma il decimo posto può essere un obiettivo?

“No l’obiettivo ora è sempre la salvezza. Sono rimaste due partite e dobbiamo cercare di fare sei punti. Prima dobbiamo salvarci, visto che non siamo ancora salvi.
Sono sempre sul pezzo e bisogna tenere la tensione alta. Cerco sempre di fare al massimo il mio lavoro e questo è quello che chiedo anche ai miei giocatori che sono pagati per fare quel lavoro. Quando uno ha la coscienza a posto non si possono avere rimpianti.”

Domani una sfida contro il tuo passato e terrai a fare una bella partita all’Olimpico

“Sì anche se per me una partita vale l’altra. Mi fa sempre comunque piacere tornare all’Olimpico perché sono rimasto molto legato all’ambiente. Loro avendo vinto la Coppa Italia e non avendo possibilità circa la Champions giocheranno con la testa libera. Noi proveremo a portare a casa i tre punti anche se non sarà facile.”

Hai recuperato Dijks ma Orsolini come sta?

“Ha saltato il primo allenamento della settimana ma sta bene. Ha fatto gli esami ma non è venuto fuori nulla.”

Come ha visto la Lazio nella finale?

“La Lazio ha giocato bene. Quando si incontrano le squadre che hanno giocatori in grado di cambiare la partita vengono sempre delle belle partite. E’ stata una grande partita equilibrata e combattuta ma la Lazio ha vinto meritatamente.”

Il Bologna affronta una squadra che non è con l’acqua alla gola..cambia qualcosa?

“A noi non cambia nulla. Noi faremo una partita seria contro una squadra forte ma con la consapevolezza giochiamo alla nostra maniera”

Quello che è successo mercoledì fuori dall’Olimpico l’hai superato?

“Non è vero che sono stato insultato da un tifoso della Lazio, ho voluto chiarire solo quello. Ci manca solo che mi insultino anche i tifosi Laziali. Che sia stato un poliziotto posso capire che fosse una situazione difficile. Io non ero tranquillo e lui ha reagito male. Si sono scusati e io non voglio fare ne’ denuncia ne nulla. Non ho problemi, mi è bastata una telefonata del questore e tutto è finito là.”

Crede ci siano molti episodi simili?

“Ho sentito molte volte lamentarsi per il colore della pelle. Se uno da dello zingaro di m… non viene sempre fuori. Io non ho trovato nessuno che me lo abbia detto in faccia. Sono sempre situazioni spiacevoli…parliamo di calcio è meglio.”

Un plebiscito come quello che c’è a Bologna lo ha vissuto da altre parti?

“A me come persona e come allenatore fa piacere. Noi siamo legati ai risultati, se fai bene come stiamo facendo tutti ti osannano ma se le cose vanno male le cose cambiano. Cerco sempre di mantenere equilibrio cercando di trasmetterlo a chi mi circonda.”

Del gruppo Lazio del 2000 sono usciti allenatori e dirigenti importanti…

“Molti di noi erano anche allenatori in campo. Mi ricordo spesso che quando succedevano le cose in campo ci gestivamo ed Eriksson diceva che avevamo già fatto tutto. C’erano anche giocatori forti tecnicamente e dal punto di vista della personalità. Non era facile gestire il nostro gruppo ma le cose rimanevano la dentro e quando si andava in campo eravamo uniti. Eriksson era l0allenatore migliore per gestire quel gruppo. Abbiamo vinto ma potevamo vincere ancora di più.”

Bologna cosa si può giocare per trattenerla?

“Prima il Bologna poi si parla e si prendono decisioni. Per rispetto io parlerò prima con il Bologna che ha la precedenza. Vedrò quello che mi diranno e poi le cose verranno fatte passo dopo passo. Ora sono solo chiacchiere.”

 

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