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Bologna

Uomini veri

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La vita sarebbe una roba semplicissima: siamo noi che ce la complichiamo giorno dopo giorno per chissà quale motivo. Ce la complichiamo e poi diamo ad altri la colpa, ma questo è un altro discorso ancora. Mesi fa, intervistando Alex Zanardi, gli chiesi come potevamo spiegare – lui amputato, io post ictato – alla gente che il male non viene per nuocere. Lui, con l’intelligenza e la sensibilità che tutti gli riconoscono, mi rispose con queste parole: «Non è facile, però in effetti possiamo provarci. Partiamo dal presupposto che non basterebbero mille vite per imparare tutto quello che c’è da imparare e che tutti noi miglioriamo – o comunque dovremmo farlo – giorno dopo giorno. Certe esperienze accelerano il procedimento di apprendimento, mettiamola così. Affrontare avversità e venirne fuori è come frequentare un corso di vita… accelerato: se ce la fai, dopo sei equipaggiato per affrontare qualunque evenienza. Da questo ne consegue che dentro ogni cosa non c’è solo il “positivo” o il “negativo” e ognuno di noi può tirar fuori quello che preferisce». Nel giorno in cui Mihajlovic svelerà che cosa gli sta capitando, ripartirei da qui, da Zanardi. Oggi Sinisa avrà a disposizione l’esatto computo degli amici “veri”, cancellando d’incanto quelli che finora gli sono stati vicini per convenienza. Oggi Sinisa metterà in ordine le proprie priorità, perché – ve lo dico per esperienza personale – quando in lontananza scorgi la scritta “game over”, la prima cosa che fai è eliminare le cazzate e dare il giusto peso alle cose della vita. Oggi Sinisa parte ufficialmente per la sua nuova avventura e ha gli strumenti necessari per raccogliere l’ennesimo successo. Tanto per cominciare, stamattina ha già toccato con mano la nuova realtà, dove i sorrisi sono sinceri, le lacrime salate e le incazzature ridotte all’osso. Ad aprire il nuovo corso, Roberto Mancini, suo compagno di tante avventure con il quale ultimamente i rapporti si erano raffreddati per… interposta persona. Il Mancio, dal suo pulpito elettronico di Instagram, ha rotto gli indugi, pubbicando una serie di foto relative al loro comune passato e salutandolo con poche, ma importanti parole: “Sei troppo forte, @mrmihajlovic. Questo ti fa un baffo. E poi dobbiamo giocare a padel…”. In due righe di smartphone, la forza di un’amicizia che va oltre i chiacchiericci da comari, che aiuta – ce ne fosse bisogno – a vincere quest’altra partita. Non so chi andrà in panchina, mentre Sinisa sarà impegnato altrove, ma so che Sinisa ci sarà sempre. Con la sua forza, con la sua determinazione, con la sua simpatica arroganza. Alè, Sinisa: ti aspetto fuori dal tunnel! La strada la conosci…

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