Bologna, mercoledì anche Sabatini in Piazza Verdi

Scritto da  Lug 22, 2019

"Saremo in quattro. Quattro più uno".

Così Giorgio Comaschi, oggi a Casteldebole per la presentazione del libro "Bolognesi in 110 personaggi (più uno)" e del secondo evento delle iniziative per il compleanno numero 110: Caro Bologna Ti Scrivo, uno show dal vivo che avrà nel giornalista-scrittore uno dei protagonisti principali "Farò il conduttore, assieme a me ci saranno gli attori Gabriele Pasini, Alessandro Pilloni e Laura Dondoli. E poi..." E poi il più uno: una sorta di ricorrenza, in questo tour di eventi.

Nel libro è Achille Tugnoli Schiavio, pronipote del grande Angelo, mercoledì in piazza sarà Walter Sabatini, il supervisore dei due mondi, il coordinatore tecnico a metà tra Bologna e Montreal. "Se vi ricordate" ha detto Comaschi "nella conferenza d'esordio citò Pasolini, bolognese e grande tifoso rossoblù. Bene, su idea di Carlo (Caliceti) abbiamo deciso di fargli leggere alcuni brani di Pier Paolo".

Un evento nell'evento, dunque, che arricchirà una serata già densa di contenuti (verranno passati in rassegna brani di grandi autori che hanno scritto sul Bologna, da Pasolini per l'appunto, a Brera)  organizzata in collaborazione con l'Università di Bologna e il Dams. Appuntamento dunque in Piazza Verdi, mercoledì sera, alle 21 e 30.

Ultima modifica il Lunedì, 22 Luglio 2019 14:57
Stefano Brunetti

Bolognese e bolognista, blogger e poeta, filosofo e asceta, con particolare passione per i colori rossoblù: scrivo sul Bologna da quando sono in fasce, o forse anche prima. Autore su Mondo Bologna, ma anche scrittore, cantante, musicista: con Bologna sempre al centro, come unica fonte d'ispirazione. Cosa ne penso di Destro? Non penso. Pro o contro Donadoni? Neutro. Perché la maglia vien prima di tutto. Datemi dell'ignavo, del conservatore, del bigotto: ma a parte questo, giuro che ho anche dei difetti. Perché prima di tutto viene lei: la maglia del Bologna. 7 giorni su 7. E la maglia non si contesta: si ama. Anzi, di più: si adora.
Ed io, in fondo, non sono che questo: un adoratore seriale. Di professione.