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L’identikit: Jorrit Hendrix

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Figlio della terra dei tulipani e compatriota di Rutger Hauer, iconico personaggio del film fantascientifico “Blade Runner”, Jorrit Hendrix nasce a Peel en Maas il 6 Febbraio 1995. Cittadina del sud est dei Paesi Bassi, la ricca trama di centri abitati che la circonda offre numerose possibilità al giovane “orange”, che in tenera età si avvicina al mondo del calcio tra le file del Sv Panningen. Il ragazzo dimostra sin da subito il suo talento, attirando su di sé le attenzioni di vari Club importanti tra cui il PSV, che se ne aggiudica le prestazioni nel 2004, aggregandolo al proprio settore giovanile. Con la società biancorossa Hendrix rimane fino al 2013, venendo aggregato alle formazioni under e primavera prima di approdare in Eerste Divisie allo Jong PSV. L’esperienza di Hendrix con la squadra delle riserve è di breve durata: sono otto le sue presenze condite da una rete, anticamera necessaria per valutare il ragazzo prima di promuoverlo in prima squadra. Il PSV crede in Jorrit, aprendogli le porte della formazione “senior” militante in Eredivisie, mettendo assieme in duecentoquaranta apparizioni sette reti e sedici assist. Non solo Club per il giocatore olandese: habituée delle selezioni nazionali sin da giovanissimo, con la casacca “orange” sono quarantadue le sue presenze in cui trova la via della rete in tre occasioni.

Centrocampista di grande duttilità, Hendrix può svolgere all’occorrenza anche i ruoli di centrale difensivo e terzino dal lato del suo piede forte, quello sinistro. Alto centottantadue centimetri per settanta chili di peso, la sua fisionomia lo caratterizza come giocatore rapido, sgusciante e dotato di rapidità di pensiero e di esecuzione, peculiarità unite ad un’esperienza fondamentale nella gestione delle varie situazioni di gioco. In fase di costruzione predilige il fraseggio breve e di prima per velocizzare la manovra, aprendo all’occasione il ventaglio delle opzioni a sua disposizione: dalla palla lunga al tiro dalla distanza, sono molteplici le soluzioni adottabili da Hendrix. Nonostante le indiscutibili qualità tecniche, l’olandese predilige la manovra corale rispetto a quella solista, inquadrandosi come profilo perfetto per il Bologna di Sinisa Mihajlovic: centrocampista altruista e tuttofare, con doti da regista e capace di rifrangere le offensive avversarie, identikit perfetto per il tipo di gioco pensato dal tecnico nativo di Vukovar fatto di aggressività, atletismo e fondato sulla forza del collettivo.

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