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La Gazzetta dello Sport – Bigon: Mihajlovic, Cuellar e il sogno europeo

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Il direttore sportivo Riccardo Bigon ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale si è espresso circa l’universo rossoblù, i potenziali colpi di mercato futuri, il rapporto personale con Sinisa Mihajlovic e il suo entourage nonché, da ultimo, sulla propria carriera da dirigente e sugli obiettivi stagionali.

Quarantotto anni, un piccolo trascorso sui campi da calcio nelle serie minori e poi la lunga trafila negli organici dirigenziali di Reggina, Napoli, Verona e -dal 2016- Bologna. A Napoli se lo ricordano ancora per taluni colpi di mercato che si rivelarono scommesse vincenti -leggi Cavani o Koulibaly– e per altri che invece non furono in grado di esprimere a pieno il proprio potenziale (“di granchi ne ho presi anche io” -dice Bigon– riferendosi in particolare all’acquisto dell’argentino Fideleff). 

BOLOGNA L’attuale ds felsineo ha rivelato di porre la propria fiducia sul giovane talento Kingsley, il quale ha appena rinnovato il contratto con la società. Il giocatore nigeriano è la grande scommessa di Bigon che insiste fermamente affinché si dia spazio ai giovani per permettere loro di maturare al meglio.

COLPI DI MERCATO Cuellar piace a Bigon che ha definito il colombiano un giocatore “dalle giuste caratteristiche”. La formula adatta, ha aggiunto, sarebbe la stessa utilizzata nella trattativa Donsah-Circle Brugges: prestito con diritto di riscatto. 

Non ha comunque risposto negativamente alla domanda dell’inviato Matteo Dalla Vite sulla possibile pista Dominguez, il cui arrivo dipenderà dagli sviluppi degli scenari di mercato.  Così come rimane tra i nomi papabili quello di Baptiste Santamaria, francese di 24 anni attualmente di proprietà dell’Angers. Certo è, ha detto il ds, che la permanenza di Pulgar avrebbe de facto concluso il mercato del Bologna. Bigon non si è sbilanciato sulle partenze di Lyanco e Pulgar, asserendo che sarà il campo ad esprimere un verdetto. Ha invece voluto valorizzare il lavoro di Mihajlovic, costante presenza all’interno del gruppo, che ha trasmesso valori di solidità, continuità e di affiatamento. 

L’acquisto di Balotelli al Brescia e l’interesse da parte di squadre di serie A per nomi quali Marchisio o Boateng non preoccupano Riccardo Bigon che ha affermato che il Bologna detiene già, tra le proprie fila, giocatori con un certo bagaglio di esperienza come Poli, Dzemaili, Danilo o Soriano. Inoltre, ha aggiunto, l’intenzione della società era di non sconvolgere l’ossatura della squadra: in ciò è stato fondamentale il supporto di Joey Saputo. Da ultimo, Bigon ha ammesso di trovarsi in sintonia con Walter Sabatini

L’ESPERIENZA AL BOLOGNA Il ds ripercorre la propria carriera dirigenziale in casa Bologna, ammettendo gli sbagli fatti. Come quelli di un anno fa, quando -a sue parole- sopravvalutò il ventaglio dei giocatori presenti in rosa. Poi Mihajlovic: la chiave di volta, in aggiunta ad un buon mercato a Gennaio e ai giusti episodi. Bigon ha detto di avere temuto, lo scorso anno, di dover lasciare la società. Il che, a sue parole, gli sarebbe dispiaciuto dato il cammino di crescita al quale è intenzionato a contribuire. 

L’EUROPA E IL DECIMO POSTO Concorda in toto con quanto detto da Mihajlovic circa gli obiettivi stagionali. “Se devo lottare per il 10’ posto sto a casa”: l’importante è non fossilizzarsi. La salvezza è fondamentale, dopo viene l’Europa; i passi in avanti sono necessari da compiere. Il ds augura alla squadra di essere competitivi in ogni partita e di poter riabbracciare Sinisa il prima possibile anche se ciò, ha detto, più che un sogno è realtà.

GLI ACQUISTI EFFETTUATI E IL CASO DIJKS Bigon ha ammesso che la società felsinea era sulle tracce di Skov Olsen da ben due anni e da parecchio tempo anche su Tomiyasu, Schouten e Stefano Denswil. Proprio riferendosi al danese, strappato al Bayern, tornano alla mente le visite effettuate in Danimarca nonché una chiacchierata in hotel ove confidò al talentoso centrocampista di volere giocatori con il sorriso, felici e consapevoli di aver compiuto autonomamente le scelte migliori per l’avanzamento della propria carriera calcistica.

Il ds ha poi rivelato l’interesse del Milan per Dijks. Queste le parole di Bigon riferendosi al colloquio avuto con l’agente dell’olandese: “Bloccai subito l’agente dicendogli che Dijks non si sarebbe mosso a qualunque costo”.

L’ATTACCO Non si scompone davanti a nomi -come Kouame, Defrel o Milik– che hanno aleggiato sui giornali e che sono stati più volte accostati al Bologna. Bigon ha giustamente detto che l’attacco è valido. Santander rimane a Bologna, così come Destro anche in base alle indicazioni di Mihajlovic. Smentisce infine le voci proprio sull’attaccante marchigiano: “Se è vero che gli avevo detto di cercarsi un’altra squadra? No”.  

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