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Bologna

Il Resto del Carlino – Orsolini lancia lo sprint del goal

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E’ un Bologna a trazione offensiva, come ha dimostrato l’ultimo precampionato: tre goal di media per partita, che l’avversario si chiamasse Colonia, Pisa, o Villareal.

Il diktat di Mihajlovic ha preso piede: mentalità offensiva, attaccare l’avversario, con nessun bisogno di un bomber da 15-20 goal, perchè le reti vengono distribuite tra i quattro là davanti. Siamo di fronte a una nuova cooperativa del goal, di uliveriana memoria: nessun super bomber, ma tanti preziosi e minimi contributi.

Abbondanza e alternative: l’attacco del Bologna è da primi dieci posti. Da Destro, che brama la propria rinascita, al Ropero, atteso al secondo anno dopo quello di rodaggio (dove ha comunque segnato otto reti); e poi Orsolini, capocannoniere l’anno scorso, senza scordarsi di Skov Olsen, 22 reti al Nordsjaelland. E poi la coppia italo-tedesca, Soriano-Sansone, decisiva per la salvezza, e l’eterno Palacio, che anche a Pisa ha dimostrato una certa complicità col goal.

Sinisa in estate ha rinunciato a ritoccare l’attacco, convinto che il reparto sia già a posto così. E quanto valgono sommati gli alfieri offensivi in termini di reti? Una trentina, circa: per quella che è una vera e propria coop del goal, e che a Renzaccio, c’è da scommettersi, sarebbe piaciuta e non poco.

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