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Il Resto del Carlino – Bologna, focus sugli acquisti di mercato

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Corriere dello Sport


Fermandosi un momento ad analizzare i nuovi acquisti di questo mercato non si può che rimanere soddisfatti. Un calciomercato estivo, infatti, che ha portato all’acquisizione -da parte del Bologna- di tanti nuovi giovani volti, i più di caratura internazionale. Acquisti che se da un lato aumentano la competitività interna del gruppo, dall’altro rilanciano l’immagine  e l’ambizione rossoblù. 

Primo tra tutti sicuramente Skov Olsen, sulle cui tracce il Bologna era da lungo tempo. Il giocatore, strappato ai maggiori club europei, ha varato su Mihajlovic e il suo gruppo dopo ben dieci mesi di rapporti personali intessuti con il danese e con il suo entourage. Il giovane talento era nel mirino di mezza Euorpa: Tottenham, Bayern, Valencia, Atalanta, Sampdoria, Zenit, Cska, Porto, Benfica e Real Sociedad.

Alla fine però è arrivato sotto le Due Torri. Cinque anni di contratto e 800 mila euro a stagione. Sei milioni più bonus al Nordsjælland. Il danesino è il degno erede di Orsolini, qualora il coetaneo di reparto dovesse esplodere. Certo è che Skov Olsen, oltre a rappresentare un’ulteriore carta per l’attacco, è intenzionato a “bruciare le tappe” dal momento che in casa Bologna non esistono gerarchie. 

Come ben ricorda Marcello Giordano sull’inserto speciale del Resto del Carlino, un altro buon acquisto di mercato -anch’esso intenzionato ad impressionare in casa Bologna- è stato Stefano Denswil. Difensore olandese ex Ajax e Brugge, mancino, nonché unico (apparente) volto nuovo nell’undici titolare. Per lui, a 26 anni, il Bologna rappresenta un’ottima occasione di affermarsi in un campionato di prima fascia. 

Non si può poi non menzionare Tomiyasu, ventenne asiatico che dopo una stagione al Sint Truiden ha immediatamente ottenuto la convocazione in nazionale. Giocatore duttile e fisico, che nel ritiro di precampionato è stato schierato anche come terzino destro, puntigliosa spina nel fianco per Denswil e Mbaye

Mattia Bani, 22 anni in arrivo dal Chievo con già tre campionati di serie A alle spalle, è invece il degno sostituto di Danilo. Infine Schouten, ventiduenne olandese, che è stato il primo centrocampista anch’egli -neanche a dirlo- strappato ai maggiori club europei italiani, tedeschi e inglesi. Molto simile all’atalantino De Roon, geometria e fisicità sono doti che Schouten vanta nel proprio repertorio. Peccato per l’infortunio al ginocchio in ritiro che ne ha complicato l’inserimento. Ma a Casteldebole sono tutti convinti che egli saprà recuperare in breve tempo.

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