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Bologna Femminile: quale stagione ci attende?

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Michael Mucci

Qualche giorno (il 16 Agosto 2019) fa è apparsa su internet una lettera che lamenta una situazione non certo rosea, per il Bologna Femminile. L’autrice rimane anonima, mentre il testo è stato pubblicato dal giornalista Mauro Valentini nel proprio sito, una situazione atipica non certo per l’anonimato della fonte ma per il fatto che Valentini è un giornalista nato a Roma che vive a Pomezia, e che solitamente si occupa di cronaca e spettacolo e non di sport, tantomeno bolognese.

La lettera inviatagli quindi ha poche possibilità di essere un’invenzione, e le credenziali del giornalista aumentano la credibilità dell’informazione. L’anonima critica il fatto che nell’anno d’oro del calcio femminile per visibilità, e nel momento in cui molti club maschili stanno spingendo per migliorare il movimento femminile, il Bologna di Saputo non sia così tanto interessato a fare altrettanto nella nostra città.

In particolare c’è un brano che vi riportiamo, che colpisce maggiormente:  La collaborazione con il settore maschile è nata da pochi anni ma i reali vantaggi sono davvero pochi: la prima squadra femminile infatti non ha dimora fissa per allenamenti e partite, l’abbigliamento messo a disposizione per il femminile viene recuperato dalle squadre maschili degli anni precedenti (con alcune situazioni al limite per taglie e dimensioni) per non parlare delle tutele mediche che non ci crederete ma sono spesso a carico delle giocatrici stesse.

Negli anni la società femminile ha provato con le sue forze a sostenere il movimento a Bologna ma proprio ora che i tempi sembrano maturi per una definitiva svolta (si parla addirittura di professionismo per le donne) la proprietà maschile ha optato per un ridimensionamento in termini di investimenti ed obiettivi sportivi.

La prima squadra

Alcune cose sono facilmente riscontrabili, come il fatto che le tenute da gioco siano recuperate dal maschile e che non siano della stagione in corso ma di quella precedente. Basta andare a vedere una partita e si capisce che è davvero così. Altre informazioni invece sono precluse a chi non sia davvero dentro a questo mondo come il problema delle tutele mediche o dei reali vantaggi ottenuti dall’ASD con la partnership con la SPA.

Qual è lo stato dell’arte allora? Purtroppo non è così facile accertarlo così in fino.

Per quanto riguarda la prima squadra possiamo certamente dire che sfumato l’obiettivo promozione nel passato campionato, nella prossima stagione la rosa si è leggermente indebolita: Lauria, Nozzi e Larocca si sono ufficialmente accasate altrove minando la solidità difensiva, Cocchi si è dovuta prendere una pausa per motivi lavorativi e potrebbero non fare parte della rosa neppure la Abouziane e la Antolini. La società però fa sapere che il ringiovanimento della rosa (che già comunque era parecchio giovane) non preclude l’idea di tornare in Serie B, anche se l’obiettivo è spostato a livello del triennio e non al prossima stagione. Forse la negatività di chi ha scritto a Valentini è eccessiva, ma il dato rimane, la tesi di un minor focus sulla prima squadra, almeno a livello di aspettative, è quantomeno plausibile. Nulla però possiamo azzardare sul ridimensionamento in termini di investimenti economici, non avendo dati ufficiali che possano avvallare o smentire questa tesi.

Il Settore Giovanile

Nella parte finale della lettera poi, viene aggiunto che molte ragazze a Bologna faticano a portare avanti la propria passione per il calcio. Il Settore Giovanile del Bologna Femminile in realtà è un punto di forza, e l’anno scorso Under 19 ed Under 15 hanno fatto vedere cose eccellenti. Possiamo testimoniare un aumento del costo d’iscrizione tra la passata stagione e quella attuale, cosa che non farà piacere alle famiglie delle iscritte, ma oltre a questo è difficile dire. Il Bologna S.p.a. ci ha fatto anzi sapere che mentre la prima squadra resterà in gestione dell’ASD, la vera novità è che il Settore Giovanile passerà sotto la loro gestione diretta e che come obiettivo di medio lungo termine è stato posto quello di un potenziamento delle giovanili stesse. Un programma che avrebbe quindi come risultato quello di migliorare anche la prima squadra, che si riallaccia all’idea di una promozione alla Serie B nel prossimo triennio.

Settembre è alle porte e vedrà ripartire le attività sportive e riprendere gli impegni ufficiali, allora si inizierà a parlare di calcio giocato e vedere se non il futuro, almeno il presente del Bologna Femminile.

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