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Il Resto del Carlino – La maturità è rossoblù. Sinisa si affida ai senatori

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Dalle pagine de Il Resto del Carlino, Massimo Vitali ci racconta come il nuovo Bologna di Mihajlovic si basi sull’esperienza. 27,2 anni di media per i rossoblù, risultato un po’ a sorpresa e quarto valore assoluto in serie A, dietro solo a Juventus, Parma e Cagliari.

Perché a sorpresa? Perché per esempio il mercato estivo è stato condotto sulla ricerca di giocatori futuribili, infatti l’età media dei giocatori in entrata, compresi i futuri innesti Lappalainen e Dominguez è stata di 23,8 anni. All’atto pratico però, al netto delle cessioni è uscita una squadra più matura di quella dell’anno scorso. Quarti in Serie A per età, a braccetto con la Spal, una squadra che di scommesse sul futuro ne può fare certamente meno: giovane è bello, ma esperienza e conoscenza offrono maggiori garanzie nell’immediato. Ne sanno qualcosa Donadoni prima ed Inzaghi poi, che hanno voluto tra le proprie file, ed hanno valorizzato al massimo giocatori come Palacio, Dzemaili, Giaccherini e Danilo.

Discorso diverso con Mihajlovich, con lui a brillare sono stati i giocatori di tutte le età, da Pulgar a Palacio, da Orsolini a Soriano. Con la malattia che ha colpito però il serbo era poi quasi inevitabile che la squadra si modellasse sul fattore maturità. Nell’undici titolare ci sono quasi esclusivamente giocatori di esperienza, sopratutto di gente che di Serie A ne ha vista tanta, tolte le due eccezioni Orsolini e Tomiyasu. Anche a centrocampo, il dopo-pulgar, in attesa di Dominguez si chiama non a caso Gary Medel, trentaduenne icona dell’usato sicuro. Esperienza al potere subito come insegna il dominio della Juventus ed i travagli delle squadre più giovani come Milan, Fiorentina e Sampdoria.

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