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Bologna – Roma: le parole di Emilio De Leo nel post partita

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Primo tempo equilibrato tra Bologna e Roma che finisce a reti inviolate. La partita prende vita nel secondo tempo: Kolarov su punizione sblocca il risultato, Sansone dal dischetto pareggia subito i conti. All’ultimo respiro colpisce Dzeko di testa su assist di Pellegrini e regala i tre punti ai giallorossi al 94’. Una partita equilibrata, sofferta, combattuta, con ben 7 ammoniti, oltre a Mancini espulso nel finale per doppio giallo. Il Bologna prende anche coraggio, prova a vincerla, si conferma squadra tosta creando occasioni con Orsolini e Sansone, i più ispirati. Fino a quando i giallorossi, con una bella trama, non costruiscono la terza vittoria di fila. Si torna a casa con l’amaro in bocca per non aver guadagnato un punto contro una grande squadra, ma a volte bisogna semplicemente rassegnarsi a chi è più preparato sul piano tecnico. Avremo occasione al ritorno.

 

Emilio De Leo, collaboratore tattico di Sinisa Mihajlovic, ha commentato così il match contro la Roma: “C’è molto rammarico, perché nel momento in cui abbiamo trovato la quadra, accorciando il campo in avanti, sviluppando un gioco spavaldo. Nel momento migliore abbiamo sciupato il match point. Indubbiamente sarebbe stato giusto un pareggio, i ragazzi meritavano di portare a casa un punto. Non siamo stati bravi a chiuderla, a interrompere la ripartenza di Veretout e ci servirà per il futuro. Dal punto di vista tattico non ho visto grossa differenza tra le due squadre. Noi vogliamo dare sempre il nostro meglio, facendo girare palla e giocando aggressivamente e prendendoci qualche rischio in più C’è stato un errore sul finale che ha rovinato tutti. Facciamo ammenda ed analizziamo in nostri errori.  Il gol della Roma è venuto da una situazione numerica di superiorità da parte nostra. Non abbiamo fatto fallo, non abbiamo coperto sul cross e Dzeko era libero in aria. Eravamo in 6 contro 4. È un processo di crescita che deve passare anche da gestioni differenti. Non possiamo permetterci che un avversario si faccia 40 metri a conduzione palla da solo. Avremo potuto fare meglio. Dobbiamo smaliziarci un po’. È mancata un po’ di malizia e l’aggressività. Usciamo rammaricati per quello che avremmo dovuto fare meglio nel finale della partita e nella metà campo loro. L’atteggiamento offensivo e spavaldo è il marchio di fabbrica del nostro allenatore, che ha consentito alla squadra di fare così bene. E’ stata brava la Roma perché ha espresso grande qualità di gioco e personalità, mentre noi a tratti siamo stati un po’ timidi, un po’ lenti e bassi. Loro avevano così il tempo di trovare gli uomini liberi tra le linee. L’avevamo preparata in una maniera differente. Quando ci siamo accorciati abbiamo ritrovato i codici che avevamo provato nel corso della settimana. A fine primo tempo ci siamo detti che dobbiamo essere una squadra resiliente, una squadra che sappia tenere botta in situazioni di sofferenza. Ci sono squadre tecnicamente migliori di noi, è naturale che a volte si soffra, e il nostro allenatore ci ha sempre chiesto di fare il massimo per resistere. Non dobbiamo trovare sconforto nella sofferenza, ma reagire. Dijks? Non so ancora, domani ci alleniamo e si valuterà. Sinisa lo abbiamo sentito, sia nel corso della gara, che a fine partita: era rammaricato, come sempre è concentrato su ciò che bisogna migliorare. Ha fatto un appunto sull’approccio alla gara e l’atteggiamento nel primo tempo. Avremo dovuto aggredire da subito.”

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