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Corriere di Bologna – La strana coppia De Leo-Tanjga

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Nel suo articolo in uscita oggi sul Corriere di Bologna collegato alla conferenza stampa di ieri, Alessandro Mossini sottolinea come all’interno di una unità di intenti, vi sia una netta differenza caratteriale tra Emilio De Leo e Miroslav Tanjga, la coppia che giuda la panchina rossoblù in assenza di Sinisa Mihajlovic.

La direzione delle parole dei due allenatori è la medesima, ed è tesa a sottolineare come la mentalità sia ormai cambiata dall’anno precedente, raccontando di come la squadra ha mal digerito la sconfitta contro la Roma e di come un pareggio arrivato nei modi di quello di Genova sia ora visto come due punti persi, invece che comunque come un punto che muova la classifica.

Un altro valore messo in campo da Sinisa, e portato avanti dai suoi uomini, è la mentalità con cui affrontare gli avversari. Tanjga ricorda che l’Udinese ha grande forza fisica e forse se si salisse su un ring, il Bologna potrebbe avere paura, ma in un campo da calcio è convinto che i giocatori abbiano tutte le carte in regola per rispondere colpo su colpo ai bianconeri, sia fisicamente che tatticamente, aggiungendo però che i rossoblù potrebbero avere più tecnica da mettere dentro il terreno di gioco.

Ma si diceva della differenza tra i due, come nota Mossini, De Leo è più cauto ed equilibrato nel commento e nel raccontare anche alcuni retroscena, mentre Tanjga è estremamente diretto, diventando una vera e propria emanazione di Mihajlovic anche da quel punto di vista. Questa diversità caratteriale si è notata ancora una volta ieri, nei commenti all’errore di Sansone: minimizza il problema De Leo, dicendo che il ragazzo è maturo ed è il primo ad essere dispiaciuto per l’errore commesso, va dritto al punto invece Tanjga sottolineando che queste cose non si fanno e che quanto accaduto servirà da lezione a tutti perché “la linea tra l’eroe ed il perdente spesso è sottile”.

Infine entrambi sono però certi di una cosa: se abbiamo perso dei punti, da qui alla fine bisognerà recuperarli.

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