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il Resto del Carlino – La pericolosa debacle fisica dei tre moschettieri

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In un Bologna che sta convincendo in questo inizio di stagione ci sono dei giocatori che hanno dato una grossa mano all’intera squadra: stiamo parlando del terzetto offensivo che agisce dietro Palacio, e che è composto da Orsolini, Soriano e Sansone. Tre giocatori fondamentali per lo sviluppo del gioco rossoblù, che però nelle ultime gare sembrano aver perso un po’ di brillantezza. C’è da precisare anche un’altra cosa: fino ad ora i tre moschettieri sono coloro con più minutaggio in campo, quindi potrebbe anche essere normale un piccolo calo di prestazione. 

Escludendo la brillantezza svanita un po’ per strada, ci si mettono poi anche svariati problemi fisici: Soriano, ad esempio, sta sforzando sempre di più un ginocchio che è malandato dalla trasferta di Cagliari e che è stato sforzato anche contro l’Inter. Per questo motivo l’ex calciatore del Villareal è a rischio per la trasferta di Reggio Emilia, dove potrebbe essere sostituito da Svanberg. Se Soriano è per metà giustificato, per gli altri due il discorso è relativamente diverso: Orsolini, dopo un inizio straripante, sembra aver lasciato il posto alla brutta copia di sé stesso. Si passa poi a Sansone che, dopo i rigori trasformati contro Verona e Roma, è calato dopo l’errore dal dischetto nella trasferta di Marassi contro il Genoa. La causa principale di questa debacle fisica è da trovare, come già anticipato, nel minutaggio dei tre calciatori: escludendo Skorupski, il primo calciatore di movimento ad aver giocato di più è proprio Sansone (945′), seguito da Soriano (927′) e Orsolini (921′). 

Dei tre solamente Soriano ha saltato un’intera partita, quella contro la Lazio causa squalifica. Sansone, al contrario, in campionato c’è sempre stato: non si accomoda in panchina dal 18 agosto, quando il Bologna era impegnato in Coppa Italia con il Pisa. Infine Orsolini, partito sempre titolare escluso nel match contro la Samp, dove si accomodò inizialmente in panchina. Ora però non bisogna comunque prendere in considerazione l’altra faccia della medaglia, perché nonostante ciò questi tre calciatori rappresentano, insieme a Palacio, il fulcro offensivo della squadra. A dimostrazione di ciò i rinnovi di contratto che hanno coinvolto tutti e tre, 30 milioni spesi per riscattarli dalle rispettive squadre. Sono fondamentali per la squadra, però Mihajlovic deve trovare necessariamente alternative, perché da qui alla fine del campionato la strada è ancora lunga.

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