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La Primavera oggi contro l’Empoli di Antonio Buscè

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Si, il 5-1 del Torino è stato un brutto colpo. Jab, gancio, montante e giù a terra con il naso intriso di sangue. Una scena da film. 

Resta il fatto che la vera forza di una squadra si evince nei momenti di maggiore difficoltà. Parliamoci chiaro: eccezion fatta per la disfatta di domenica scorsa, Troise può ritenersi soddisfatto per come sta conducendo il campionato. Per una neopromossa come il Bologna la  (attuale) ottava posizione rappresenta un fecondo bottino. Si è trattato, diciamo, di un incidente di percorso: un piccolo inciampo che fungerà certamente da esempio per il resto della stagione.

Voltiamo pagina. Oggi, ore 15, al Biavati, arriva l’Empoli di Antonio Buscè (vecchia conoscenza rossoblù nella stagione 2010-2011). 

La scorsa giornata è stata fruttuosa per tutte le Primavere confinate in bassa classifica; la rivolta di Spartaco. Il Toro di Sosia, lo sappiamo bene, ha vinto. Il Napoli ha inchiodato la Fiorentina sull’1-1 al Pasquale Iannello, il Chievo ha — inaspettatamente — surclassato 3-0 la Lazio di mister Menichini e, per concludere, la punizione dell’empolese Zelenkovs al 43’ del secondo tempo ha smorzato le illusioni della Samp. 

Troise non centra più la vittoria dallo scorso 19 ottobre, quando al Biavati finì 2-0 proprio contro la formazione blucerchiata di Marcello Cottafava. In quell’occasione, prima Juwara, poi Baldursson, congedarono i liguri. Piccola parentesi in Coppa Italia contro il Sassuolo (un 2-3 abbastanza sofferto) e, infine, il Torino.

L’Empoli è salito in Primavera 1 due anni fa grazie all’esperienza di Lamberto Zauli, attuale tecnico della Vecchia Signora. L’anno scorso, invece, i toscani si sono salvati ai play-off contro il Genoa (poi retrocesso assieme a Milan e Udinese). 

Quest’anno il campionato non è iniziato proprio nei migliore dei modi: sconfitto nelle prime due giornate, rispettivamente contro Juventus e Cagliari, l’Empoli ha successivamente registrato tre pareggi (con Lazio, Napoli e Sassuolo). Domenica è finalmente arrivata la prima vittoria casalinga, come riportato sopra, grazie alla prodezza del lettone Dmitrijs Zelenkovs.

Bologna ed Empoli, alla fine, sono squadre molto simili. L’età media di entrambe è esattamente di 18,2 anni. Sia Troise sia Buscè vantano, inoltre, tra le proprie fila, parecchi giocatori convocati nei settori giovanili della Nazionale maggiore (otto in tutto, lo stesso identico numero identico per i rossoblù e per gli empolesi).

Negli ultimi sei incontri che hanno visto le due compagini fronteggiarsi — il più vicino temporalmente risale al lontano aprile del 2014 — non vi sono state vittorie (evento singolare), ma ben tre pareggi e tre sconfitte. In una cosa, però, Bologna ed Empoli si differenziano: ossia il diverso fine verso il quale, entrambe, tendono. Troise lotta per conquistare un posto tra i grandi, Buscè — tredicesimo — per non scendere in Primavera 2. 

Sarà interessante osservare come i due si affronteranno quest’oggi, chi tenterà di strappare quella maledetta vittoria della quale — sin dal 2008 — non hanno mai beneficiato né gli uni né gli altri. Il reparto difensivo rossoblù patirà l’assenza di Omar Khailoti che è stato espulso nella sfida contro il Torino per aver atterrato Rauti al limite dell’area. É molto probabile, a questo punto, che Denis Portanova scenda in campo sin dal primo minuto di gioco. 

Buscè predilige il 4-3-1-2 a rombo; soltanto nella sfida contro la Lazio (0-0) ha cambiato modulo decidendo di schierare la propria squadra rispettando il 3-5-2. 

Al Filadelfia, invece, Troise ha optato per un 4-2-3-1 il quale, tuttavia, non ha generato i frutti sperati. Anche nella sfida contro la Roma la disposizione tattica non era poi tanto dissimile: allora cambiava solo la difesa a tre (3-4-2-1), ma arrivò comunque una sconfitta. 

Le statistiche parlano chiaro: i tre punti sono arrivati con il 4-3-3 (leggi Napoli e Inter) o con il 3-4-3 (vedi Chievo Verona). 

Concludiamo l’articolo augurando una facile vittoria ai giovani cinni rossoblù nonché approfittandone per consigliare vivamente, — giornata uggiosa, secondo le previsioni metereologiche odierne — a tutti gli spettatori di recarsi al Biavati muniti di ombrello.

 

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