Già in passato, il nostro dialetto ci metteva in guardia da un problema atavico, non solo italiano ma probabilmente ancora più radicato nello stivale che altrove, che ad oggi sta forse esplodendo come mai prima d’ora un po’ in tutti gli ambiti. Il proverbio di oggi mette in guardia dalle cose che guastano il mondo.
La frase “i dspèt, i rispèt e i suspèt, guastan al mand” significa letteralmente che “i dispetti, i rispetti ed i sospetti guastano il mondo”. Si badi bene che il termine “rispetti” viene usato come sinonimo di “cortigianerie”, e quindi si riferisce a tutte le varie cose fatte per assecondare il potente di turno solo per un tornaconto.
E’ una frase tanto vera quanto dirompente, perché ogni cosa non chiarita, non detta o fatta solo per compiacere qualcuno porta irrimediabilmente, prima o poi, a qualche problema. Purtroppo questa frase può essere inserita all’interno del calcio, anche se fortunatamente non all’interno dello stadio in senso stretto.
Se pensiamo ad esempio allo “spogliatoio” di una società come comunità di persone che devono convivere e puntare ad un obiettivo comune, è chiaro che “i dspèt, i rispèt e i suspèt” porteranno a frizioni che poi possono sfociare in una rottura. E’ chiaro che anche all’interno di una società, tra i vari dirigenti che devono collaborare, sarà fondamentale evitare “dspèt, rispèt e suspèt”. Infine, uno dei grandissimi problemi del calcio, che purtroppo ormai si è allargato a tutto, è il campanilismo e la mancanza di fiducia in regolamenti e controllori, ed anche in questo caso attenzione: perché “i dspèt, i rispèt e i suspèt, guastan al mand”.
Appassionato di Bologna ed Archeologia, oltre a tifare Bologna FC e Fortitudo Baseball, tifa (inspiegabilmente) per il Cruz Azul.