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Il Resto del Carlino – L’appello di Sinisa: «Italiani donate il midollo»

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Corriere di Bologna


<<In Italia ci sono pochi donatori. Se più persone donassero il midollo osseo, ci sarebbero più possibilità di compatibilità. E il trapianto può salvare la vita>> Parola di Sinisa, uno a cui il trapianto di midollo del 29 ottobre presso l’Istituto di Ematologia dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, ha svoltato la sua battaglia contro la leucemia mieloide acuta diagnosticatagli a luglio: <<fino ad ora sto vincendo io, la malattia sta passando>>.

 

Ieri Mihajlovic si è lanciato come promotore per l’Ail (l’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mielomi) con uno spot a bordo campo, promuovendo l’acquisto di una ‘sciarpa solidale’. Ieri il suo Bologna ha vinto con grinta e cuore la partita, come il suo allenatore sta vincendo la partita della sua vita: <<la leucemia non è una raffreddore ma una cosa seria. I medici mi dissero che se la leucemia mi avesse preso 20-25 anni fa, sarei stato più di là che di qua. Però grazie alla ricerca questa malattia è sempre più curabile, e oltre alla ricerca, per vincere, è fondamentale la prevenzione: tenetevi controllati, può fare la differenza>>. Ad ascoltare, composti, l’allenatore rossoblù i ventimila del Dall’Ara che di tanto in tanto si lasciano andare in un applauso commosso, sopratutto quando Sinisa arriva al tema forte del suo messaggio <<il nostro Paese è tra quelli che donano meno. Donare è importante in una malattia come la mia, può salvarti ila vita. In giro per il mondo sono sprattutto i giovani a donare, io non posso, perché un midollo nuovo l’ho appena ricevuto. Ma chi ne ha la possibilità, lo faccia: salvare una vita renderà felici due persone sia il malato, che voi>>. Sinisa poi conclude spiegando anche che donare è una cosa molto semplice <<Donare non costa, ed in quelle 2-3 ore non senti male, non senti nulla. E mentre lo fai sai che, se trovi qualcuno di compatibile, può salvargli la vita>>.

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