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Bologna

Alè Bulåggna – La róba, cruv la góba

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. Oggi il dialetto ci rammenta che a volte la forma copre la sostanza

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Nuova puntata della nostra rubrica dialettale, in cui cerchiamo di recuperare alcuni detti bolognesi ed utilizzarli all’interno dell’ambito sportivo, per poterli ascoltare nuovamente sui gradoni del Dall’Ara.

La róba, cruv la góba

La frase di oggi significa letteralmente “la roba copre la gobba”, ed era solitamente riferito al fatto che donne poco attraenti ed avvenenti, trovavano comunque facilmente marito grazie ai beni della propria famiglia. Il significato reale era quindi che le cose materiali come i bei vestiti ed i soldi, riuscissero a coprire o mascherare i difetti fisici della promessa sposa.

Portare questo detto nel calcio risulta abbastanza facile e potremmo utilizzarlo in vari modi. Il primo che viene in mente è che il tifoso sfegatato spesso fatica a vedere i problemi e gli aiuti ricevuti dalla propria squadra, per il troppo amore; in questo caso “la róba, cruv la góba” potrebbe essere letto come l’amore ed il tifo per la squadra, ne coprano le “magagne”.

Avvicinandosi però in modo maggiore al suo autentico significato, potremmo dire che “la róba, cruv la góba” rispetto a quella squadra che non giochi un bel calcio e che non abbia un gioco ben definito, ma che a suon di milioni abbia comprato individualità che riescano a sopperire a queste mancanze, inventandosi giocate da soli. In questo caso “la róba, cruv la góba”, quindi il campione riesce a sopperire all’assenza di gioco.

Oppure, ancora una volta, potremmo dire che “la róba, cruv la góba” quando un giocatore con svariati difetti e che spesso mette in difficoltà la propria squadra con errori banali di piazzamento o di valutazione, riesca poi a segnare qualche rete decisiva. In quel caso le reti coprono decisamente il fatto che il giocatore non sia in realtà questo elemento così importante… ancora di più se magari questi è un difensore, non proprio bravo a difendere, ma magari capace di segnare alcuni gol di testa. Molto spesso, in questi casi, “la róba, cruv la góba” e tutti si ricordano le reti fatte e non quelle fatte subire…

Se vi piace il dialetto e siete curiosi di conoscere altri modi di dire, non perdete le altre puntate di Alé Bulåggna.

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