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Il Resto del Carlino – Orsolini, grandi sogni assieme al Bologna

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Per il pupillo rossoblù, amato da tutti i tifosi non, quello del 2019 è stato un anno pieno di soddisfazioni e, nel 2020, ha la possibilità di ampliare i suoi orizzonti: la corsa per diventare top player, l’ascesa del Bologna, il sogno degli europei con l’Italia del “Mancio”, la doppia cifra in campionato e la guarigione di Mihajlovic sono alcuni “sogni” che l’Orso vorrebbe diventassero realtà.

Quello riportato in seguito è un intervista di Massimo Vitali de “il Resto del Carlino” a Riccardo Orsolini, che apre l’intervista, a mo’ di premessa, dicendo “sono un sognatore”.

Orsolini sente il peso dei suoi 23 anni appena compiuti, dove dice che è l’eta giusta per cominciare a prendersi delle responsabilità importanti. Nel 2019 di responsabilità se ne ha prese e, con esse, anche molte soddisfazioni. Cruciale è stato anche il fattore Mihajlovic, dove Riccardo ci tiene a ricordare lo splendido rapporto che li lega, spiegando anche i motivi di ciò: “abbiamo legato tanto perché entrambi eravamo a caccia di un riscatto”. L’Orso si riferisce ai sei mesi passati “un po’ così” con Inzaghi, quelli dove l’ex mister chiese all’attaccante di giocare come mezzala. Riccardo ammette di avere storto un po’ il naso all’inizio, ma continua elogiando quello che ha imparato in quel tempo passato: “ho imparato a leggere, da centrocampista, i movimenti delle punte”.

Vitali la butta lì: “tutto fa brodo per diventare un top player”. Riccardo rimane umile e dice che ancora ne deve mangiare di bistecche, che il lavoro da fare è ancora tanto, serve la totale dedizione e quella continuità che ancora gli manca. Per esempio, parlando del suo problema a calciare col piede destro, espone il fatto che ci sono ancora degli accorgimenti da fare, ma si sta impegnando a migliorare sempre più per diventare meno prevedibile.

Alla domanda sul suo futuro Riccardo Orsolini si mostra molto attaccato al Bologna e ai suoi tifosi: ancora emozionato dall’affetto mostrato, soprattutto dai bambini, al Macron BFC Store, il pupillo rossoblù elogia la società definendola “sana come poche in Italia” e ringrazia, poiché lo ha fatto crescere e continuerà a farlo crescere ancora. Le parole di Riccardo incidono: “Godiamoci il presente e, perché no, sogniamo insieme qualcosa di grande, che sia riportare il Bologna dov’era un tempo”. Tra le domande del giornalista si ritorna al fattore “Europa” ricordando che, ad oggi, dista solo 4 punti. L’attaccante risponde dicendo che è ancora presto e se fra 10 partite la situazione non cambia allora quello sarà il momento giusto per pensarci.

Vitali tocca un argomento che, dato il rapporto tra il pupillo e Mihajlovic, fa vedere che l’Orso al suo mister ci tiene davvero.
Parlando di quel fatidico luglio scorso Riccardo, nonostante in vacanza, alla conoscenza di una voce che il suo mister avesse una malattia grave, si è precipitato subito a chiamare Falcinelli, già a Castelrotto per il ritiro. Poi si parla del 25 agosto a Verona, della sorpresa del mister in hotel, dove l’attaccante ricorda “un mix di emozioni contrastanti:la gioia di riaverlo con noi e insieme la tristezza di vederlo in quelle condizioni”. Si arriva al presente, con il mister di nuovo ricoverato, dove comunque l’Orso non solo è tranquillo, ma anzi la vede come uno stimolo per tutti a dare di più.

Riccardo Orsolini conclude l’intervista con questo bellissimo commento: “il mister meriterebbe la “panchina d’oro”, perché quello che ha fatto con noi è un mezzo miracolo”.

 

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