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Nella mente del Mister: Bologna-Udinese

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fonte immagine: ANSA


Il Bologna si rilancia in Serie A, dopo una settimana difficile: il KO cocente col Genoa arrivato dopo le 3 grandi vittorie raccolte in precedenza, le squalifiche e l’ennesimo problema fisico che ha ridotto all’osso la rosa. Al Dall’Ara questo pomeriggio alle 15 sarà importante riprendere la corsa interrotta bruscamente lo scorso sabato dai 3 gol subiti col Genoa. Sinisa Mihajlovic e il suo staff, come sottolineato dall’AD Fenucci in settimana, potranno ripartire proprio dalle numerose assenze per dare così nuove possibilità e responsabilità a chi finora ha trovato poco spazio.

Di fronte ci sarà l’Udinese di Luca Gotti, i bianconeri vengono da un periodo altalenante, non favorito da un calendario piuttosto difficile e condizionato anche da una buona dose di sfortuna. I bianconeri giungono da oltre un mese nel quale non hanno trovato la vittoria, l’ultima lo 0-3 trovato in casa col Sassuolo. Nelle ultime prestazioni sono arrivati due pareggi: il primo rocambolesco contro il Brescia, in una sfida dominata dall’Udinese che però i bianconeri hanno dovuto rimontare negli ultimi minuti a causa di una importante sterilità offensiva, mentre nell’ultima sfida casalinga è arrivato uno 0-0 molto importante contro l’Hellas Verona, visto anche il momento di forma ed esaltazione dei veneti.

Miha dovrà dunque fare la conta degli uomini e ripartire appunto da chi ha giocato meno nelle ultime settimane. Rispetto alla sfida col Genoa e alla già nota lista di lungodegenti, il Bologna perderà Denswil, comunque disastroso nelle ultime uscite, e Schouten, ingenuo a farsi espellere dopo poco più di mezzora. Oltre i due squalificati durante la settimana è arrivato anche l’infortunio muscolare per Svanberg, che terrà lo svedese fuori dal terreno di gioco per un mese circa.
Scelte obbligate per Sinisa Mihajlovic, sulla linea difensiva si rivedrà Mbaye sulla corsia di sinistra, mentre in mezzo Nico Dominguez ritroverà una maglia da titolare accanto al capitano Poli. L’argentino dovrà sfruttare l’occasione per rimettersi in corsa con Schouten, comunque ambientatosi grazie ai 6 mesi in più d’esperienza a Bologna. In avanti nuova opportunità da titolare per Skov Olsen, possibilità che manca dall’8 dicembre. In panchina, oltre ai portieri Da Costa e Sarr e il solito Gabriele Corbo, saranno presenti 7 primavera.

Contro l’Udinese che schiererà il suo classico 5-3-2, solido e compatto, il Bologna dovrà avere un piano partita molto chiaro, vista la carenza di alternative in panchina per cambiare il match in corsa.
Molta attenzione il Bologna la dovrà porre a non andare i svantaggio perché l’Udinese è una delle squadre più solide nel difendere il vantaggio, grazie ad un atteggiamento sempre molto accorto con il 5-3-2 con esterni perlopiù difensivi e tre centrali molto fisici, che occupano in maniera stabile e statica all’interno dell’area di rigore.
Dal punto di vista tattico, il Bologna avrà necessità di tutta la qualità nel distribuire il gioco da parte di Nico Dominguez, in attesa ancora delle prime prestazioni all’altezza del talento che gli viene accreditato. L’Udinese, molto più di altre squadre che stanno oggi lottando per non retrocedere, si difende molto basso a protezione di Musso, anch’egli spesso decisivo. L’Udinese si difenderà con 5 difensori in linea, lasciando il possesso più nelle mani del Bologna. I rossoblù, grazie alle caratteristiche più offensive di Mbaye rispetto a Denswil e la presenza di Orsolini e presumibilmente di Skov Olsen sulle fasce con Barrow più centrale vicino a Palacio a creare un 4-4-2 rispetto al solito 4-2-3-1, dovranno sfruttare la possibilità di creare dei 2 contro 1 sulle fasce contro gli esterni dell’Udinese. Sarà dunque necessaria molta pazienza durante il corso della partita, durante la quale statisticamente l’Udinese, grazie anche alla capacità del suo 5-3-2 di creare densità centralmente, riesce ad essere più compatta nei primi tempi piuttosto che nel secondo tempo.

Un altro aspetto sul quale i rossoblù avranno necessità di non perdere concentrazione è anche l’occupazione degli spazi centrali. Il gioco offensivo dell’Udinese si sviluppa spesso in contropiede, centralmente grazie agli strappi palla al piede di Fofana, De Paul e Lasagna. Sarà compito dei centrali Bani e Danilo togliere la possibilità ai 3 uomini che hanno il cambio di ritmo palla al piede di trovare l’appoggio delle sponde di Stefano Okaka, Centrocampisti e interpreti offensivi dovranno essere in grado di ripiegare per arginare le progressioni dei 3 contropiedisti bianconeri.

Il Bologna si troverà insomma ancora ad affrontare una sfida nella quale parte con i favori del pronostico e un disavanzo a suo favore nella complessiva qualità tecnica delle due formazioni.
I rossoblù hanno acquisito soprattutto alle prestazioni degli ultimi due mesi lo status di squadra tecnicamente dotata e offensivamente temibile, una situazione nuova alla quale Mihajlovic, De Leo e tutto lo staff tecnico-tattico dovranno porre un accento maggiore nella preparazione delle partite. Genoa docet.

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