Oggi riscopriamo un modo di dire che sta purtroppo lentamente svanendo, ma che i bolognesi nati tra gli prima degli anni ‘80 si ricordano sicuramente molto bene. Parliamo di una risposta decisamente positiva che viene data, solitamente anche con entusiasmo, ad alcuni tipi di richieste, e che non fa riferimento al reale significato della parola, almeno apparentemente.
Partiamo come sempre dal significato letterale, che in questo caso è a dir poco fuorviante. “A balûṡ” è infatti traducibile con “a castagne bollite”, infatti i “balûṡ”, in altre zone detti balògi, non sono null’altro che le castagne bollite. In realtà però, se ad una domanda un bolognese vi risponde “A balûṡ!”, vuol dire “alla grande”, “in grande quantità”, “molto bene”. Solitamente quindi lo si usa in circostanze estremamente positive.
Non abbiamo purtroppo trovato molti indizi sulla reale etimologia di questo modi di dire, cioè del perché e quando si sia iniziato ad utilizzare il termine indicante le castagne bollite, per indicare qualcosa di positivo e/o in grande quantità. Probabilmente, vista la ricchezza di questo prodotto nel nostro Appennino e la sua importanza a livello economico/sociale, il detto potrebbe derivare proprio da quella zona. Chissà. Se qualcuno avesse idee, le condivida con la nostra Redazione in modo da poter colmare la lacuna.
Rimane il fatto che alla domanda “Hai trovato dei funghi?” oppure “Com’è andato quell’affare?”, se un petroniano vi risponde “a balûṡ!”, vuol dire che ha trovato tanti funghi o che l’affare è andato alla grande. Spostiamoci ora in ambito sportivo. Il Bologna vince 4-0 con tripletta di un dato giocatore. Se qualcuno vi chiede “Com’è andato il Bologna?” oppure come abbia giocato quel tal giocatore, ecco che voi potete rispondere tranquillamente “A balûṡ!!”. O ancora, se dovessero chiedermi se mi piace il Bologna di Sinisa Mihajlovic, mi sentireste dire: “A balûṡ!”.
Appassionato di Bologna ed Archeologia, oltre a tifare Bologna FC e Fortitudo Baseball, tifa (inspiegabilmente) per il Cruz Azul.